VOCE
PORTO TOLLE
25.11.2022 - 07:00
“La sacca di Scardovari questa volta, visti i lavori che sono stati fatti tre anni fa, ha tenuto bene. Verso Scardovari non ci sono stati problemi mentre nella zona ovest, dal lato di Santa Giulia abbiamo registrato diverse emergenze, con cinque cavane di pescatori andate distrutte”. Il presidente della cooperativa della Cozza Dop, Paolo Mancin, traccia il bilancio dei danni a pochi giorni dalla mareggiata che, martedì, ha colpito il Delta del Po.
Mancin, in particolare, si dice preoccupato per l’ondata di maltempo che ha ancora una volta messo in ginocchio il settore della pesca. “Le cavane - dice - sono state spazzate via dal vento e dall’acqua alta che ha raggiunto livelli più alti di quelli del novembre 2019, quando vi fu un vero e proprio disastro. Sul pontile di smistamento delle cozze è tutto allagato in quanto anche in questi giorni c’è l’alta marea. Normalmente qua si può camminare e vi lavorano camion e muletti per il trasporto delle cozze: si tratta di un grosso danno”.
“Novembre - dice ancora il portavoce dei pescatori - è un mese in cui il fenomeno dell’acqua alta è da sempre particolarmente frequente, ma questo particolare evento ci fa capire come le trivellazioni non siano possibili di fronte a un territorio come il nostro: in questi ultimi cinque anni questo sbarco si è sempre allagato, figurarsi cosa potrebbe succedere se il terreno calasse ancora di più. Il nostro Delta sprofonda ancora di un centimetro all’anno e bisogna combattere a tutti i costi per evitare che questa situazione peggiori”.
Poi, parlando di quelle che potrebbero essere le ripercussioni sul lavoro all’interno della Sacca: “Sarebbe un danno grosso perché abbiamo circa 600 operatori che gravitano attorno alla cultura delle cozze; noi possiamo prepararci fin che vogliamo, ma contro la natura è veramente difficile fare barriere o barricate che possano difenderci”. Per po concludere: “Dobbiamo salvare quello che abbiamo all’interno della cavane. Le cozze ovviamente non hanno problemi, ma diversi impianti sono stati distrutti dal moto ondoso eccezionale. In questo momento stiamo ancora valutando i danni, per cui capiremo soltanto nelle prossime ore l’ammontare delle perdite. A questo proposito, avremo un incontro con l’assessore regionale alla pesca Cristiano Corazzari per capire come riuscire a rimediare a questa situazione”.
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