VOCE
ADRIA
29.11.2022 - 13:35
Il “martedì nero” dell’acqua approderà nel consiglio comunale di domani sera, mentre tantissime famiglie sono ancora alle prese con riordino e pulizia degli ambienti allagati.
Ingenti i danni che le famiglie hanno subito, anche perché l’acqua, almeno in alcune zone, è rimasta nelle abitazioni per molte ore. Per questo la cittadinanza chiede di sapere che cosa sia successo, se si poteva evitare e se in futuro tale situazione potrà ripetersi. C’è stato un acquazzone, ma non così eccezionale come certe voci della maggioranza civica cercano di classificare: affermare che eventi del genere capitano ogni 50 anni, è senza dubbio esagerato e fuori luogo.
Anche se la questione non è all’ordine del giorno, arriva dal Partito democratico la richiesta che il sindaco Omar Barbierato spieghi nel civico consesso che cosa è successo, in quanto la cittadinanza ha il legittimo diritto di sapere e capire perché gran parte delle abitazioni sono state allegate, perché quasi tutta la città è andata sott’acqua. Dunque, per sapere esattamente che cosa si è fatto prima, durante e dopo il maltempo.
“Il nostro Comune, al pari di quasi tutte le altre municipalità del Polesine - scrive il capogruppo dem Sandro Gino Spinello - è stato duramente colpito dal maltempo nella giornata di martedì scorso. La pioggia torrenziale che in enormi quantità e in poco tempo si è scaricata nel centro, nei quartieri e nelle frazioni ha creato forti disagi e anche pesanti danni materiali a moltissime delle nostre famiglie. Un fenomeno atmosferico come quello che si è appena verificato non è pienamente governabile anche se il fenomeno poteva essere prevedibile".
"Nell'opinione pubblica - evidenzia Spinello - è evidente il disappunto per quanto accaduto e la protesta va giustificata. Le istituzioni, in primo luogo noi come ente comunale, e gli enti preposti, Acquevenete, Consorzio di bonifica e altri, sono chiamati a dare spiegazioni e fornire indicazioni su come i cittadini possano difendere le loro case in situazioni analoghe che si potranno ripresentare anche a breve”.
Spinello fa sapere che “un numero consistente di concittadini si è lamentato anche con me perché, nelle ore critiche del nubifragio, non era possibile il collegamento telefonico con il Comune. In questi frangenti si fanno molte congetture e si individuano responsabilità che alla verifica dei fatti non sono pienamente tali. In epoche trascorse e in situazioni analoghe - ricorda - il Comune ha invitato le famiglie danneggiate a presentare l'elenco dei danni subiti per ottenere eventuali rimborsi, mi risulta che mai alcun rimborso sia mai stati erogato”.
E aggiunge: “Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha dichiarato lo stato di emergenza anche per il Polesine, in molti si domandano che cosa comporti questo provvedimento nel concreto per il cittadino. In conclusione di queste considerazioni, quindi, ritengo quanto mai opportuno e utile che nel consiglio comunale, previsto per mercoledì prossimo, la giunta presenti un'informativa su quanto accaduto e si raccolgano le opinioni dei consiglieri presenti”.
Intanto oggi si riunisce a palazzo Tassoni un tavolo tecnico per completare l’aggiornamento del piano di protezione civile.
“Il tavolo tecnico - spiega Barbierato - riunisce tutti gli enti territoriali per analizzare le situazioni di criticità che si sono venute a creare, per completare l’aggiornamento del piano di Protezione civile che terrà conto dei diversi coordinamenti da effettuare nell’area del bacino del Canalbianco. Nel momento in cui sarà definita, dalla Regione Veneto, l’entità del significativo evento meteomarino di martedì scorso, divulgheremo nuovi aggiornamenti”.
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