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ESTRAZIONI IN ALTO ADRIATICO

Un intero territorio contro le trivelle

La presa di posizione del consiglio provinciale

Un intero territorio contro le trivelle

Palazzo Celio dice “no” alla trivelle. Durante il consiglio provinciale di mercoledì 30 novembre Roberto Pizzoli, sindaco di Porto Tolle e consigliere provinciale con delega alla pesca, ha presentato un ordine del giorno, approvato all’unanimità, per esprimere la contrarietà alle estrazioni di gas metano dell’Adriatico.

Palazzo Celio, guidato dal presidente Enrico Ferrarese, si impegna dunque a instaurare un fronte unico con i sindaci per contrastare le trivellazioni di fronte alle coste venete ed emiliane. Il consiglio chiede al governo di bloccare il decreto con cui vengono concesse nuove estrazioni a pochi chilometri dalle coste del Delta del Po.

“Facciamo fronte comune per dire no alle trivellazioni nel mare Adriatico - afferma Pizzoli - La contrarietà del territorio è trasversale. Vogliamo garantire la sicurezza idrogeologica e tutelare il distretto ittico e il patrimonio naturalistico”.

“Chi estrae - interviene Graziano Azzalin, vicepresidente della Provincia - non può stabilire se ci sono rischi o no; la valutazione, come ha evidenziato Luigi D'Alpaos, uno dei massimi esperti del settore, deve essere fatta non da tavoli politici, ma da autorità scientifiche indipendenti. I danni, in mare e sulla terraferma, non sarebbero sostenibili”.

“L'ordine del giorno approvato - commenta Mattia Moretto, consigliere provinciale di Fratelli d'Italia - può diventare un punto qualificante dell'attività istituzionale di Palazzo Celio. Occorre declinare la questione in base alle caratteristiche del Delta. Il Polesine ha già dato tanto e i rischi sono esorbitanti. Al di là delle diversità politiche, bisogna ascoltare il territorio”.

Durante la seduta di ieri, Palazzo Celio ha approvato una variazione di bilancio per aumentare il contributo annuale al Cur, che passa da 20mila a 40mila euro, come spiega Lorenzo Rizzato, consigliere provinciale con delega all'università: “Ho proposto di aumentare il contributo al Cur per normalizzare i rapporti fra i due enti. Con la riforma delle province, il contributo di Palazzo Celio è diminuito. Il raddoppio è un messaggio politico forte: investiamo in cultura e formazione. Il prossimo anno puntiamo a confermare il raddoppio e provare a raggiungere i 50mila euro di contributo annuale”.

In sede di bilancio, il consiglio ha preso atto di minori introiti per un milione di euro, coperti in minima parte dello Stato, il resto sarà a carico dell’ente. Per quanto concerne il caro energia, lo Stato contribuirà con 500mila euro, utilizzabili solo per i consumi. Sul fronte trasporto pubblico locale, la Regione Veneto verserà a Palazzo Celio quasi due milioni di euro di contributi statali, che la Provincia girerà alle aziende che svolgono il servizio in Polesine.

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