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la nascita di veneto est

“L’area vasta ci arricchisce”

“Ci sono peculiarità diverse che proprio per questo la rendono una grande esperienza”

“L’area vasta ci arricchisce”

Un’operazione di grande interesse, secondo Gian Michele Gambato vicepresidente della Camera di commercio, l’aggregazione che ha portato alla nascita di Confindustria Veneto Est Area Metropolitana Venezia Padova Rovigo Treviso, che potrà contare su di un Pil aggregato di 86 miliardi di euro, pari al 54,1% del valore aggiunto dell'intera regione, e al 5,4% di quello nazionale.

“Io stesso ho promosso questa operazione a suo tempo e la vedo ovviamente con grande interesse - ha confermato -. Una grande operazione sia per le sue grandi potenzialità sia per la capacità di mettere insieme esperienze e profili industriali molto diversi”.

Gambato definisce questa sinergia una contaminazione di peculiarità e competenze, che può solo che arricchire non solo il territorio Polesano, ma anche le altre città. “Le realtà che sono state messe al tavolo hanno tutte peculiarità diverse - prosegue Gambato - Questa unione non è solo importante perché l'insieme di un numero di grandi imprese, ma trova il suo valore proprio in queste peculiarità e propensioni differenti tra loro. Elementi diversi, per l'appunto, che, messi insieme la fanno diventare una grande esperienza perché essa stessa è insieme di grandi esperienze”.

Gambato si pronuncia poi in disaccordo con coloro che hanno criticato questa fusione, puntando il dito contro una possibile conseguente marginalizzazione del Polesine. “Credo invece che, in questo contesto, il Polesine possa essere presente in una dimensione diversa - prosegue - e credo piuttosto che il rischio di marginalizzazione ci sarebbe stato se questa unione non fosse stata fatta. Essa invece rappresenta un'occasione di confronto e la possibilità di portare concreta esperienza. Un grande profitto, quindi, anche in termini industriali”.

Per il momento però è esclusa una aggregazione analoga anche per altri enti, come appunto la Camera di commercio, già ben strutturata e definita. “I progetti di aggregazioni camerali, al di fuori di quelle previste dalla legge, seguono logiche diverse e comunque non hanno motivazioni di fondo - conclude il vicepresidente -, non rispetto a quelle già avvenute. In ogni caso nel territorio veneto sono già presenti Camere di commercio molto importanti, come la stessa Venezia Rovigo, per l'appunto, ma anche Treviso - Belluno, Padova, Vicenza e Verona”.

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