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ginnastica ritmica

“Quando c’è una caduta, ci si rialza”

Il capitano delle Farfalle Azzurre, Alessia Maurelli, torna sulla tempesta che ha trovolto questo sport

“Quando c’è una caduta, ci si rialza”

Il 30^ Grand Prix della Ginnastica che si è svolto la scorsa settimana all’E-work Arena Busto Arsizio è stata occasione di rivedere in pedana le Farfalle. La nazionale femminile di ginnastica ritmica che ha come capitano la polesana Alessia Maurelli e composta anche da Martina Centofanti, Martina Santandrea, Agnese Duranti, Daniela Mogueran e Laura Paris.

Ovvio che le Farfalle sono state “assalite” dai giornalisti per avere un’opinione sull’attuale situazione della ginnastica ritmica e, da vero capitano, Alessia Maurelli non si è tirata indietro davanti alle domande rispondendo con fermezza a tutto. Così alla prima domanda di come stanno affrontando questo difficile momento della ginnastica ritmica Alessia Maurelli ha riposto: “Uno degli insegnamenti più forti che dà lo sport è che quando c’è una caduta, c’è una grande crisi bisogna rialzarsi. Bisogna trovare la forza. Bisogna trovare anche gli aspetti positivi di una caduta e poi dimostrare con i fatti. Che valgono più di mille parole e che parlano per gli atleti”.

Ma come stanno vivendo questo momento le Farfalle? Alessia Maurelli è stata chiara: “Non è semplice. Non è stato semplice. Ci siamo sentite sole! Abbiamo letto cose come la nostra Accademia sia la fabbrica dell’infelicità, ci ha fatto male, sono cose che non ci appartengono. Non è così. Vogliamo guardare in faccia a quello che è successo, trovare spunti positivi e continuare sia per chi ha sofferto ma anche per chi come i miei 9 anni di accademia hanno vissuto cose meravigliose. Oltre al sacrificio e alla fatica riesci andare alle olimpiadi e vincere una medaglia. Lo sport è duro, sacrificio ma quando c’è la giusta forza d’animo e sei affiancato da persone che vogliono il tuo bene e si ha un obiettivo comune e si realizza qualcosa di grande direi che questa è la forza del gruppo”.

Poi la capitano delle Farfalle si rivolge a chi ha conosciuto la ginnastica ritmica solo per quest’ultime faccende giudiziarie. “Mi dispiace per chi ha conosciuto il nostro sport per questa triste vicenda. Abbiamo grandi atlete tra cui la campionessa del mondo. Ma purtroppo abbiamo trovato notorietà più per questa faccenda che per i risultati sportivi importanti che sono stati conquistati. Certo la tematica va affrontata, si deve sistemare se ci sono problemi e migliorare ciò che non va. Sono quasi contenta che l’accademia sia stata commissariata così ci sono più persone che possa vedere tutto il nostro lavoro per capire la preparazione fisica e mentale che c’è per raggiungere certi livelli”.

Quindi sugli attacchi soprattutto sulla direttrice tecnica Emanuela Maccarani. “Non è stato un momento semplice per lo staff e per noi. Siamo state attaccate e non abbiamo voluto rispondere. Ci sono state giorni lunghi e pesanti. Tra noi Farfalle ci siamo confrontate, abbiamo cercato di capire cosa non è andato e cosa invece è andato. Ora aspettiamo che si chiarisca la situazione e siamo in prima fila per riportare il sorriso in questa nostra disciplina. Credo che certe cose non accadono mai per caso. Come nel Covid e altre situazioni negative bisogna capire su cosa lavorare e andare avanti”.

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