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LA RASSEGNA

Antichi organi, musica e storia

La sinfonia della storia

Antichi organi, musica e storia

Il Polesine tra i suoi innumerevoli tesori nascosti vanta decine di prestigiosi organi sparsi in tutto il suo territorio. Un patrimonio da custodire e valorizzare: per questo dal 3 al 10 dicembre, torna il festival “Antichi organi del Polesine”, giunto alla sua 19esima edizione. La rassegna, proposta da Asolo Musica con il patrocinio della Provincia di Rovigo e delle diocesi di Adria Rovigo e di Chioggia, verrà inaugurata questa sera, con il primo concerto che si terrà alle 21 nella chiesa di Santa Maria Assunta a Loreo. “L’organo che farà da protagonista è un prezioso Callido del 1787, molto antico ma dalla sonorità brillante - spiega Beatrice Tessarin, curatrice dell’evento - A suonarlo Wladimir Matestic, accompagnato dalla voce della soprano Antonella Rondinone, entrambi docenti del conservatorio Frescobaldi di Ferrara”.

Domenica il festival coinvolgerà invece Cà Venier a Porto Tolle. Dalle 17, la chiesa di San Nicolò Vescovo riecheggerà della melodia di un trio di strumenti: violino, violoncello e organo, suonati da Matteo Anderlini, Francesca Vignato e Riccardo Favero. Giovedì 8 sempre alle 17 il festival farà tappa a Lendinara, nella chiesa di San Biagio. Qui un organo di Domenico Malvestio del 1926 verrà suonato dal direttore artistico del festival, Nicola Cittadin, accompagnato al violino da Nicola Breda. Un interessante binomio che celebrerà l’Immacolata con un repertorio dedicato. “L’amministrazione cittadina collabora volentieri con questa rassegna - commenta il direttore della cittadella della cultura di Lendinara Nicola Gasparetto -. La novità di quest’anno è il coinvolgimento delle scuole. Martedì, infatti, una classe quinta primaria dell’Istituto parrocchiale Immacolata avrà l’occasione di venire a scoprire il nostro Malvestio”.

Gran finale sabato 10 a Rovigo, nel Tempio La Rotonda. Marco Arlotti all’organo, un Callido del 1767, sarà accompagnato dal musicista Guido Corti, al corno. “La Provincia rinnova il patrocinio a questa rassegna, significativa perché pone in rilievo uno dei più bei percorsi del cosiddetto turismo esperienziale - conclude il vicepresidente della Provincia Graziano Azzalin -, che consente di apprezzare un importante patrimonio culturale del nostro territorio”.

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