Cerca

LA TRAGEDIA

Schianto dopo l'allenamento: un morto, due gravi

Il mondo del calcio sotto choc per il lutto della Codigorese

Schianto dopo l'allenamento: un morto, due gravi

Una tragedia che sta sconvolgendo il mondo del calcio. Tre giocatori della Codigorese sono stati coinvolti in un tremendo incidente, dopo l'allenamento. Uno è morto, due sono gravissimi.E' accaduto lungo la statale 68 a Migliaro: qui il 27enne Stefano Garbellini ha trovato la morte in un incidente frontale con una Bmw, mentre i compagni di squadra che viaggiavano con lui sulla sua Ford Puma sono finiti in ospedale a Cona in gravi condizioni. A darne la notizia, il sito Estense.com.

Entrambi sono in terapia intensiva nel nosocomio cittadino: il 19enne Federico Di Maso con traumi alla milza e ai polmoni, il 28enne Tommaso Finessi con fratture a caviglia, clavicola e con un versamento allo stomaco. Peggio che a loro è andato al conducente della Bmw, il 20enne di Migliaro Nicola Finetti, finito in gravissime condizioni al Maggiore di Bologna.

Garbellini, che è deceduto sul colpo, era originario di Codigoro ma viveva da tempo a Ferrara, dapprima per motivi di studio (si è laureato a Unife in Scienze Biologiche) poi per lavoro, dato che da un paio d’anni aveva trovato lavoro come biologo per un’azienda del territorio. A Ferrara alloggiano anche i suoi due compagni di squadra, che ora dovranno affrontare un lungo processo di guarigione dai traumi riportati.

La morte di Stefano Garbellini ha sconvolto l’intera società di calcio, dai giocatori ai dirigenti, che ora hanno chiesto la sospensione di tutti i campionati di calcio a cui partecipano, da quello della prima squadra in Seconda Categoria ai giovanili, in segno di lutto.

Sono stati proprio i compagni di squadra di Garbellini, Di Maso e Finessi a portarsi sul posto a Migliaro poco dopo il tremendo incidente. Lo riferisce uno dei responsabili della società, Mauro Minguzzi: “Con i ragazzi – racconta – ci eravamo visti in campo alle 20 per alcune indicazioni tattiche di gioco, poi l’allenamento. Quindi loro tre sono partiti per tornare a Ferrara, dove studiano e lavorano. Dopo l’incidente Tommaso, anche se ferito, è riuscito a mandare un messaggio vocale a un giocatore della squadra, così tutti quanti si sono precipitati sul posto. Ma Stefano era morto, sul colpo. Siamo tutti sconvolti per questa perdita. Lui giocava per la nostra società da quando aveva 8-9 anni, quindi è cresciuto con noi. Un ragazzo splendido, a posto e senza grilli per la testa. A Ferrara ha studiato, lavorava e aveva una fidanzata”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400