Cerca

Politica

Crivellari: “Pd protagonisa e basta pregiudizi”

“Vogliamo essere protagonisti, nessun veto a priori al Gaffeo bis ma nemmeno verso di noi”.

Crivellari: “Pd protagonisa e basta pregiudizi”

Diego Crivellari

Il Pd a livello nazionale si prepara a decidere il proprio futuro con un congresso dove si confronteranno linee politiche e programmatiche differenti. Posizionamenti ci saranno anche a livello polesano dove però il Pd sta ancora vivendo una condizione di sostegno critico all’amministrazione guidata dal sindaco Edoardo Gaffeo. Il presidente del Pd di Rovigo, Diego Crivellari ha le idee chiare su quanto è avvenuto nelle ultime settimane e quello che dovrà essere nei prossimi mesi.

Crivellari, sono finite le fibrillazioni dem che per giorni hanno squassato la maggioranza?

“Noi abbiamo posto un tema politico, che è quello della necessità di un maggiore coinvolgimento nell’azione di governo nella città, restando dentro la maggioranza di centrosinistra ma volendo esserne protagonisti. La nostra linea è quella emersa dalla direzione del partito di poche settimane fa e votata a larga maggioranza”.

Poi però c’è stato il consiglio comunale con la mozione di sostegno alla giunta...

“Il Pd si è dimostrato un partner leale della maggioranza e del sindaco. Il gruppo consiliare ha votato compatto e di certo non poteva votare contro la nostra amministrazione. E’ stato fatto un lavoro di mediazione per condividere quella mozione, qualche limatura al testo c’è stata, ma questa è la politica. Non dimentichiamo che l’alleanza d centrosinistra è composta da tre gruppi consiliari, con sensibilità diverse”.

E quei maliziosi che dicono che Forum e civica Gaffeo hanno testo un trappolone al Pd per chiamarlo allo scoperto?

“Se trappola c’è stata di sicuro è andata fuori bersaglio. Il Pd non ha mai sostenuto di andare contro la maggioranza, abbiamo sostenuto posizioni critiche, che rivendichiamo ancora, e lo stesso capogruppo Chendi, ha ribadito che se ci saranno aggiustamenti di tiro andranno fatti. Il Pd si è dimostrato leale con l’amministrazione comunale. Forse qualcuno si aspettava un nostro voto contro la maggioranza? Ci mancherebbe anche che il Pd faccia cadere il centrosinistra in città...”

Ma non avete dato il via libera ad un Gaffeo bis.

“Piano... Il partito ha spiegato che una linea precisa si potrà prendere dopo il congresso e al momento di tirare le somme. Abbiamo spiegato che da parte nostra non c’è alcun pregiudizio verso un secondo mandato dell’attuale sindaco. Semplicemente non è questo il momento di decidere. E come non abbiamo pregiudizi, in ugual maniera non ci devono essere pregiudizi verso il Pd”.

Il segretario comunale Prandini però ci è andato pesante con quella lettera di critiche al sindaco.

“E’ stata una sua posizione personale. Noi siamo sempre stato un partito dal vivace dibattito interno, con molti punti di vista. Ma, ripeto, la linea del partito è quella espressa dal voto nella direzione e che il gruppo ha riconfermato con il voto compatto sulla mozione. Alla fine in politica contano i fatti. E questi parlano chiaro”.

Però non si può non dire che fra i dem non ci siano divisioni, lo si è visto anche nello scontro in aula fra Azzalin e Nadia Romeo.

“Il dibattito interno è sempre stato acceso, ritengo che la presidente del consiglio comunale Romeo abbia svolto bene il suo compito. Ci sono posizioni diverse, è vero, e lo si vedrà anche al congresso”.

Ora i dem si aspettano un rimpasto di giunta?

“Siamo usciti da questa logica. Deciderà il sindaco. Avevamo parlato di necessità di potenziare l’esecutivo, di un cambiamento di passo, cose avvertite anche da altri gruppi di maggioranza. Sta a Gaffeo decidere, ben sapendo che il Pd non chiede posti ma chiede di portare avanti al meglio i programmi condivisi”.

Il Pd tirerà i remi in barca?

“Il Pd continuerà a collaborare con la giunta e a chiedere che si migliorino le cose migliorabili. Segnalo che alcune criticità sono state rilevate proprio dai consiglieri dem, mi riferisco alle interrogazioni sul funzionamento del servizio anagrafe, sull’urbanistica, prima ancora sulla Rotonda, e altro ancora. Saremo un pungolo, questo sì, ma sempre con lealtà e con la nostra propensione alla dialettica”.

Abbiamo più volte parlato di congresso nazionale: Bonaccini, Schlein, De Micheli, Ricci, lei con chi sta?

“Personalmente sposo la linea Bonaccini, ma sarà un congresso di idee e prospettive. Ritengo che Bonaccini sappia parlare a tutte le anime del Paese, siamo un partito pluralista, e dobbiamo continuare ad esserlo. Con Bonaccini l’anima di sinistra non si perderà, resteranno i valori di base, il cattolicesimo democratico, il confronto con sindacati, categorie produttive. Il Pd, ripeto è pluralista”

Come mai quasi tutti i candidati alla segreteria nazionale sono emiliani? Una coincidenza o cosa?

“Un caso, anche perché se guardiamo alla storia della sinistra non sempre dalla ridotta appenninica sono usciti grandi leader nazionali. Bisogna però dire che i voti dem sono in gran parte in quell’area, e poi in Emilia chi governa e ha governato ha dimostrato di saper dare risposte a tutte le fasce della popolazione, a varie istanze ed esigenze. Di saper governare a 360 gradi”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400

Commenti all'articolo

  • frank1

    07 Dicembre 2022 - 08:13

    se il pd vuol essere "protagonista"..si chieda:perchè alle politiche siete stati quasi radiati dalla politica italiana? ecco...fate un esame di coscienza..poi sognate pure...ad occhi mezzi eperti

    Report

    Rispondi