Cerca

ROSOLINA

Il mondo poetico di Martinello

Folta partecipazione alla presentazione del libro “Dove la ghiandaia marina non osa volare”

Il mondo poetico di Martinello

Numerosa la partecipazione di pubblico alla prima presentazione del nuovo libro di poesie di Simone Martinello, "Dove la ghiandaia marina non osa volare", pubblicata da Manni, una casa editrice indipendente con quarant'anni di storia alle spalle e apprezzata nel mondo editoriale.

La serata è iniziata con il saluto ai presenti da parte del sindaco Michele Grossato, a cui Martinello aveva fatto omaggio in anteprima del libro, che ha sottolineato le qualità letterarie del poeta rosolinese, da tutti riconosciute. Poi si è entrati nel vivo, con la lettura di una lettera inviata ai genitori da Antonio Martinello, nonno del poeta, dal campo di concentramento di Memmingen, dove era internato. Subito è seguita la lettura della lettera del fiduciario del campo che comunicava ai genitori la morte per tubercolosi del bersagliere Martinello, sepolto nel cimitero del Bosco del lager.

Quindi Simone ha letto la poesia di apertura della raccolta, dedicata per l'appunto ad un nonno mai conosciuto, "Il senso di un abbraccio", un dialogo immaginario tra il nonno in prigionia che racconta le proprie sofferenze e un nipote bambino, il cui desiderio è quello di aspettarlo nella "terra-patria" comune che è lo straordinario ambiente naturale di Rosolina.

Sui versi finali della poesia sono partite le note del tema del film "La vita è bella" con al flauto Paola Bellettato e al pianoforte Giulia Bergo. Si è proseguito con Elena Cardillo, curatrice cinematografica, che ha sottolineato come la poesia di Martinello parli molto per immagini per creare un'esperienza sensoriale nei lettori. Poi la lettura de "Dove la ghiandaia marina non osa volare" che dà il titolo alla raccolta. Il poeta rosolinese ha successivamente spiegato il perché del titolo, cioè la scelta della Ghiandaia marina, un uccello dai colori sgargianti, schivo e riservato.

Motivo che sta nella sacralità degli esseri alati, prova ne sia che all'inizio di questa sezione sono stati posti dei versi di un canto cerimoniale navajo, un popolo che considera la ghiandaia un uccello sacro, che invoca perché la terra rimanga fertile. Qui Martinello pone l'attenzione su un tema particolarmente sentito, quello dell'ecologia, il dialogo tra l'umano e il "non umano", quello cercato da San Francesco, che considerava la terra una casa comune, ossia la sapienza della sana fraterna convivenza tra tutti gli esseri viventi. Un abitare diversamente il mondo.

La terza sezione, quella più breve, è dedicata alla madre del poeta rosolinese. Da questa è stata letta la poesia "il verde dei tigli", dove viene ricordata per la sua bontà, e bellezza interiore. E qui ritorna la ghiandaia marina, per una similitudine legata alla forza, alla capacità di non arrendersi di fronte alle traversine della vita

Su questi versi è stata eseguita la stupenda "Nightingale" di Deborah Henson-Conant, con Paola Bellettato al flauto irlandese che ha suonato anche l'ocarina.

L'incontro, sottolineato dagli applausi del pubblico alla lettura di alcune poesie, è terminato con le poesie dell'ultima sezione: "Le panchine di Troisi", un omaggio all'attore napoletano e ad una donna, amica del poeta, che vive di fronte alla casa di Troisi, a San Giorgio a Cremano. Un incontro avvenuto sui social durante il lockdown del 2020, una sorta di "abbraccio nei mesi irreali/scossi dall'aria impura". La serata non poteva che terminare con un brano dalla colonna sonora del film "Il postino", ultima recitazione dell'attore.

Martinello ha poi dedicato gli ultimi minuti dell'incontro alle dediche per chi ha acquistato il libro, che sarà presente nello stand della manifestazione dell'editoria indipendente "Più libri più liberi" che si terrà, proprio in questi giorni, a Roma dal 7 all'11 dicembre.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400