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VOLONTARIATO

Stelle che si “ accendono” la speranza al centro

Sette ragioni per una scelta di solidarietà. L’associazione è entrata nella Rete ematologica veneta. In Polesine con il fiore natalizio

Stelle che si “ accendono” la speranza al centro

Arriva a conclusione la maratona di quattro giornate che ha visto impegnati i volontari Ail in ogni angolo del Polesine per la distribuzione delle stelle di Natale e del presepe di cioccolato. Oggi ultima giornata. Non da meno importante il contributo, in modo particolare per il supporto logistico, che sta arrivando da altre associazioni, in particolare il gruppo alpini guidato da Matteo Sacchetto.

E’ importante ricordare che il ricavato verrà devoluto alle iniziative che l’associazione porta avanti da anni. Un impegno che si riassume in sette punti. Primo, sostenere la ricerca scientifica e le borse di studio per giovani ricercatori; secondo, supportare i centri di ematologia, anche con la donazione di dispositivi di protezione personale; terzo, potenziare le cure domiciliari per adulti e bambini, riducendo l’affluenza in ospedale ai casi più urgenti; quarto, sostenere le case alloggio Ail, per accogliere gratuitamente i malati e i loro familiari; quinto, finanziare servizi socio-assistenziali per le famiglie in difficoltà; sesto, offrire sostegno psicologico a pazienti e familiari; settimo, portare a casa dei pazienti farmaci e beni di prima di necessità.

Un impegno che la sezione polesana Ail intitolata a Sara e Fabio Bellato sa portare avanti, contemporaneamente, in una duplice direzione: orizzontale con il coinvolgimento della rete del volontariato, verticale facendo squadra con altre associazioni ed enti. Così partecipa alla Rev, la Rete ematologica veneta e, di recente, Laura Cassetta ha partecipato a Padova a un convegno medico scientifico sull’importanza di consolidare tutta questa rete informatica.

“L’ematologia – ricorda la presidente - rappresenta uno degli ambiti medici in cui l’eccellenza dei risultati è strettamente legata alla corretta e tempestiva applicazione di complessi e costosi percorsi diagnostici e terapeutici, attraverso procedure innovative che approcciano alle specifiche patologie e ai singoli pazienti. È indispensabile valorizzare e ottimizzare le conoscenze e le risorse individuali, sociali, tecniche e gestionali che caratterizzano l’ambito professionale, mettendo in rete tutte le realtà e le strutture che gestiscono i bisogni dei pazienti con malattie ematologiche. La nostra associazione è una delle cinque Ail del Veneto che sostiene la rete Rev”.

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