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TAGLIO DI PO

“Dobbiamo cogliere le opportunità”

“Un progetto per il Delta del Po”, il titolo del convegno tenutosi a Ca’ Vendramin

“Dobbiamo cogliere le opportunità”

Un progetto per il Delta del Po. E’ stato questo il titolo del convegno tenutosi, nel pomeriggio di ieri, al museo regionale della bonifica di Ca’ Vendramin nel comune di Taglio di Po.

L’iniziativa si inquadrava nell’ambito delle attività di sensibilizzazione, formazione e divulgazione per l’anno 2022 promosse dall’osservatorio locale per il paesaggio Delta del Po. Dopo i saluti istituzionali di Thomas Giacon, presidente dell’Osservatorio per il paesaggio Delta del Po nonché vicesindaco comune di Porto Viro, di Laura Mosca direttore della Fondazione Ca’ Vendramin e di Moreno Gasparini, presidente Parco Naturale Regionale Veneto del Delta del Po Veneto, sono stati presentati due libri dal titolo: “Data Delta. I dati e le date dei sette comuni del Delta del Po” di Marco Marino dell’Università Iuav di Venezia e “Delta sostenibile. Pianificazione strategica per un nuovo modello di sviluppo turistico in aree fragili“ a cura di Filippo Magni, Federica Appiotti e Francesco Musco. Presenti fra gli altri il Rettore dell’Università Iuav di Venezia Benno Albrecht e Francesco Musco direttore della ricerca dell’Università Iuav di Venezia.

Ha introdotto il convegno il sindaco di Corbola Michele Domeneghetti che ha affermato: “Questo convegno fa il focus su questo territorio da qui ai prossimi 60/80 anni. L’incontro sarà modo per riflettere sul futuro di questo territorio con tutti gli ordini professionali : l’Ordine degli Agronomi e dei Forestali, l’Ordine degli Architetti, l’Ordine degli Ingegneri, dei Geometri e dei Periti agrari. Il mondo scientifico oggi ci sta dando delle avvisaglie che devono essere tenute in debita considerazione. Questo anche per sfruttare nel migliore dei modi i finanziamenti che stanno arrivando tramite non solo dalle aree interne, ma anche e soprattutto dal Pnrr. Sta noi, quindi - ha continuato Domeneghetti -  essere accorti da qui al 2100, a sfruttare al meglio le possibilità che ci saranno proposte”.

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