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Polesine, per i giovani è dura

Bassa natalità, poche opportunità di lavoro e il dramma degli incidenti stradali mortali

Polesine, per i giovani è dura

Bassa natalità, poche opportunità di lavoro e il dramma degli incidenti stradali mortali

Una provincia dove non nascono bambini e dove la vita, per i giovani, non è facile. Opportunità lavorative poche, ma per il tempo libero qualcosa, il Polesine, lo offre ancora. E’ uno degli aspetti che emerge dalla classifica sulla Qualità della vita pubblicata nei giorni scorsi da IlSole24Ore.

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Una classifica che, in generale, ci vede sprofondare al 77esimo posto, ultima tra le città del Nord, in discesa di ben 16 posizioni. La nostra provincia, purtroppo, si posiziona tra le peggiori in termini di natalità (siamo al 103esimo posto su 107). Qui nascono pochissimi bambini. E l’aspettativa di vita per i pochi che nascono è più bassa della media nazionale: siamo al 68esimo posto, con una media di 82,1 anni, contro gli 82,4 nazionali. Siamo invece nella media come età del primo figlio (32 anni, 50esimo posto in classifica) e in altri 12 parametri tra cui concerti, aree sportive e nozze che ci vedono al 51esimo posto.

Purtroppo ai nostri giovani, nell’ambito della macro-area affari e lavoro, va davvero male. Nell’imprenditoria giovanile (percentuale di imprese sul totale delle imprese registrate) siamo all’88esimo posto e siamo al 67esimo posto per ore di cassa integrazione e al 65esimo per aziende che chiudono. E poi, però, siamo sopra la media, al 36esio posto in classifica, come numero di beneficiari del reddito di cittadinanza. Lavoro e innovazione? Non va molto meglio: come numero di imprese che fanno anche e-commerce siamo al 105esimo posto, ma ci salviamo per presenza di start-up ottenendo il 53esimo posto.

I giovani che non lavorano e non studiano, in Polesine, sono il 26%, 4 punti percentuali sopra la media nazionale che ci fanno sprofondare all’81esimo posto. E siamo sul fondo della classifica anche per quanto riguarda gli anni di studio: siamo al 92esimo posto in classifica. I nostri giovani smettono di studiare presto, ma tra chi continua a studiare in tanti raggiungono la laurea o altri titoli di terzo livello (siamo al 54esimo posto su 107 province). Triste primato, invece, per quanto riguarda i morti per incidenti stradali, calcolati con un tasso standardizzato per 100mila residenti tra i 15 e 34 anni: siamo all’ultimo posto in classifica. Troppi giovani morti sulle nostre strade.

Tra gli altri posizionamenti in classifica meno tragici ma comunque poco edificanti, la penetrazione della banda larga che ci vede al 73esimo posto, la percentuale delle famiglie raggiunte dalla banda larga (92esima posizione) e l’indice di sportività che ci vede al 75esimo posto. Opportunità di svago, comunque, per i nostri giovani in Polesine ce ne sono molte: per quanto riguarda la presenza di palestre, piscine, centri benessere e stabilimenti termali siamo al 31esimo posto (calcolati con i dati di Infocamere, ogni 10mila abitanti). Bene anche il patrimonio museale calcolato per 100mila km2 che nonostante l’estensione della nostra provincia ci vede raggiungere il 59esimo posto.

Ultima nota di colore: per quanto riguarda i bar? I certo questi non ci mancano. Siamo al 17esimo posto su 107 province con un valore di 3,5 bar ogni mille abitanti mentre la media nazionale si attesta a 2,9.

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