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Il Malato immaginario col volto di Emilio Solfrizzi

Sul palco l’opera di Molière con regia e adattamento di Guglielmo Ferro

Il Malato immaginario col volto di Emilio Solfrizzi

Domani al Sociale il secondo appuntamento della stagione lirica con I Montecchi e i Capuleti di Bellini. Fra pochi giorni, poi, scatterà anche la stagione di prosa con un classico del teatro. Martedì 20 dicembre alle 21 al Teatro Sociale di Rovigo, si parte con “Il Malato immaginario” di Molière, protagonista Emilio Solfrizzi, con adattamento e regia di Guglielmo Ferro.

“Il teatro come finzione, come strumento per dissimulare la realtà, fa il paio con l’idea di Argante di servirsi della malattia per non affrontare ‘i dardi dell’atroce fortuna’. Il protagonista - spiega il regista - ha più paura di vivere che di morire, e il suo rifugiarsi nella malattia non è che una fuga dai problemi e dalle prove dell’esistenza. La tradizione ha accomunato la malattia con la vecchiaia, identificando il ruolo del malato con un attore anziano o addirittura vecchio, ma Molière lo scrive per se stesso quindi per un uomo sui 50 anni".

"Proprio per queste ragioni un grande attore dell’età di Solfrizzi potrà restituire al testo un aspetto importantissimo e a volte dimenticato. Il rifiuto della propria esistenza. La comicità di cui è intriso il testo viene così esaltata dall’esplosione di vita che si fa tutt’intorno ad Argante e la sua continua fuga attraverso cure di medici improbabili crea situazioni esilaranti. Si ride, tanto, ma come sempre l’uomo ride del dramma altrui”.

La produzione è della compagnia Molière, La Contrada - teatro stabile di Trieste in collaborazione con Teatro Quirino - Vittorio Gassman.

La stagione di prosa, poi proseguirà il 13 gennaio 2023 con “Se devi dire una bugia dilla grossa”. Quindi martedì 17 gennaio Andrea Pennacchi con “Pojana e i suoi fratelli”. Sabato 11 febbraio Laura Curino, Antonio Cornacchione, Rita Pelusio, Max Pisu in “Pigiama per sei”. Domenica 19 febbraio “La bottega del caffè” di Carlo Goldoni, con Michele Placido e con Luca Altavilla. Lunedì 27 febbraio Stivalaccio Teatro in “Arlecchino muto per spavento”. Mercoledì 8 marzo Stefano Accorsi con “Azul”.

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