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CORONAVIRUS IN ITALIA

Presto il green pass sarà abolito. E basta multe

Al momento, però, rimane obbligatorio per entrare in ospedale

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Controllo del Green pass all'ingresso sui luoghi di lavoro

Si va verso una graduale abolizione del green pass, anche in quei pochissimi contesti nei quali è ancora richiesto, come, per esempio, in ospedale, per gli accompagnatori. Ne dà notizia il quotidiano economico finanziario IlSole24Ore, all'esito della votazione al Senato sul decreto, noto come “anti-Rave party”, passato al Senato con 92 sì, 75 no e un astenuto.

Il testo, infatti, oltre a introdurre il reato di ’rave-party’ (articolo 633-bis Codice penale) che punisce con il carcere da 3 a 6 anni chi organizza mega-raduni musicali su terreni altrui, contiene alcune norme di carattere sanitario decisive nella gestione dell’isolamento per i contagiati da Covid, annunciate da tempo dal ministro Schillaci. Non va comunque dimenticato che il decreto deve passare ora al vaglio della Camera.

Questo significa, in estrema sintesi, che, al momento, il green pass rimane obbligatorio per accompagnare pazienti in ospedale e per accedervi per qualunque motivo diverso da una visita o da un ricovero.

Come detto, il testo contiene poi anche altre disposizioni riguardanti la gestione dell'emergenza coronavirus. L'isolamento delle persone infettate dal coronavirus, che oggi dura 5 giorni, si concluderà, senza bisogno di fare un tampone. Resta in vigore l'obbligo di isolamento ma lo si interrompe eliminando dunque l’obbligo di fare un test. Il cambiamento ha bisogno di essere meglio specificato. Cosa succede se una persona ha ancora sintomi dopo 5 giorni? Dovrà risolvere la questione una circolare di Schillaci, che indicherà ad esempio come comportarsi a seconda che ci siano o meno dei sintomi, dei quali nella norma approvata al Senato non si parla.

Il decreto inoltre prevede l’abolizione del green pass negli ospedali, ultimo luogo in cui era rimasto l’obbligo (fino a fine dicembre 2022). Familiari e visitatori a strutture di ospedali, residenze sanitarie assistite (Rsa), strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, non avranno più l’obbligo di esibire il certificato verde.

Non solo. Le persone che hanno avuto contatti stretti con positivi oggi possono uscire ma devono seguire un regime di autosorveglianza per 10 giorni, indossando la mascherina. Un emendamento ha abbassato la durata a 5 giorni, sempre con mascherina Ffp2 al chiuso o dove c’è il rischio di assembramenti. Viene anche abolita la misura attuale che prevede "l’obbligo di effettuare un tampone presso centri privati a ciò abilitati, alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell'ultimo contatto".

Il decreto prevede inoltre che quando entrerà in vigore la legge di conversione e fino al 30 giugno dell’anno prossimo saranno sospesi i procedimenti per le sanzioni da 100 euro (in base a un emendamento della Lega), attualmente previste per gli over 50, insegnanti, forze dell’ordine che al 15 giugno scorso non erano in regola con le vaccinazioni.

 

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