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ROVIGO

Adesso il fallimento e la catastrofe sono dietro l'angolo

Ci sono difficoltà tecniche nella liquidazione delle somme, dovrà decidere il consiglio comunale

Casa Serena, entro marzo la restituzione

Casa Serena, una delle due parti dell'Iras

Prosegue l'odissea per il destino di Iras, con un nuovo incontro in prefettura che ha coinvolto il sindaco Edoardo Gaffeo, i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, il Prefetto Clemente Di Nuzzo, il Commissario regionale Tiziana Stella, la dirigenza sanitaria di Uls e le Rsu.

Un incontro molto animato che sembrava dovesse durare poche ore, ma che si è protratto oltre l'orario di pranzo con, al rientro dal break, la richiesta del Prefetto, di una presa d'impegno, per il comune, a convocare entro la fine del mese un consiglio comunale, votare per saldare l'importo dovuto e chiudere la questione Casa Serena. "E' stata una mattinata ricca di spunti dal punto di vista sindacale - commenta Franco Maisto di Cisl - come sindacati ci siamo imposti in maniera unita per garantire un forte impatto alla discussione. Abbiamo ribadito la necessità di addivenire ad un accordo di massima perché Iras potesse avere le credenziali economico finanziarie per il futuro, non c'è più tempo per  cavilli o aspetti tecnici ed è necessario consolidare il progetto in corso di salvataggio".

Lo stesso commissario Stella, confermano i presenti, ha aperto al tavolo diverse strade, ma le trattative sembravano nuovamente non portare ad una destinazione poiché la parte tecnica premeva per una programmazione condivisa, con Ater ed Uls, del futuro della struttura. "Al rientro dalla pausa si è giunti ad una vera e propria firma su un documento che rappresenta, seppur a metà dicembre, il primo passo del progetto che dovrà essere ora avallato dal Consiglio Comunale entro fine anno - continua Maisto - Sarà, se tutto va bene, un momento di rafforzamento delle operatività di Iras e per tutti i lavoratori".

Fondamentale e decisiva la mediazione del prefetto Di Nuzzo al fine di evitare il tracollo delle trattative. "Prefetto che ha chiesto la firma di un accordo d'impegno per ottenere dal sindaco la convocazione, entro fine anno, del consiglio comunale per votare la chiusura della convenzione e il pagamento dell'importo dovuto ad Iras - aggiunge Davide Benazzo di Cgil -. Come sindacati, nei prossimi giorni, presseremo il comune perché agisca. Quello stesso giorno, come Cgil, Cisl e Uil andremo lì, con i lavoratori, perché i consiglieri possano guardare in faccia le persone il cui destino risulta deciso da quel voto. Parliamo di 150 famiglie che non possono più attendere".

Comune che a bilancio sembra aver già trovato l'importo di 3,2 milioni di euro ma che era rimasto bloccato poiché la parte tecnica non si assume la responsabilità di dare parere favorevole alla somma decisa come ristoro delle spese degli interventi di miglioria e manutenzione sostenute da Iras su Casa Serena, che secondo la convenzione devono essere versate in caso di scioglimento della convenzione stessa. Ultima data utile quindi il 31 dicembre o l'alternativa potrebbe essere la messa in liquidazione di Iras.

"Siamo amareggiati perché eravamo usciti dall'ultimo incontro dove sembrava vicina una soluzione invece oggi ci si è trovati di fronte nuovamente a cavilli tecnici - afferma Cristiano Maria Pavarin di Uil - oggi si è raggiunta una unitarietà e la presa d'impegno del Comune alla dismissione della convenzione e al pagamento dell'importo dovuto ad Iras, che potrà quindi tornare a San Bortolo. Chiediamo però una svolta vera e che la politica si prenda carico del problema".

La salvezza di Iras rimane quindi ancora appesa ad un filo sottile. "Le parti hanno ribadito la propria volontà di addivenire ad una soluzione della problematica Iras portando a compimento il percorso condiviso nelle riunioni tenutesi in Prefettura nei mesi di ottobre e novembre - comunica il Prefetto - nel quadro di un’operazione che faccia rientrare Casa Serena nella disponibilità del Comune, consentendo ad esso, al contempo, di corrispondere ad le somme necessarie per il piano di risanamento. L'invito alle parti è alla massima collaborazione per assicurare il rispetto degli impegni assunti e dunque per addivenire ad una soluzione in tempi rapidi che consenta di salvaguardare i livelli occupazionali e il futuro di Iras".

La situazione, insomma, appare estremamente difficile. Se il consiglio comunale non voterà per l'impegno economico richiesto, si apriranno le porte per il fallimento dell'Iras, con conseguenze devastanti per il lavoro e per gli anziani ospiti.

"Se la delibera non sarà votata - confermano i sindacalisti - il Commissario sarà obbligato a Relazionare alla Regione per l'avvio del fallimento dell'Iras. Ci siamo lasciati alle 13.30 con l'accordo di impegno firmato da tutte le parti. Ora abbiamo poco più di 10 giorni per fare di tutto affinché ché i Consiglieri Comunali comprendano l'importanza di quel consiglio e di votare la Delibera. Il giorno del Consiglio i Lavoratori di Iras, se ci tengono ad essere ancora dipendenti pubblici di questo Ente, dovranno essere tutti presenti e far sentire chiaramente la loro voce".

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