VOCE
ADRIA
18.12.2022 - 23:31
Il Cantiere Adria continua la sua attività di sensibilizzazione sulle tematiche che stanno a cuore agli adriesi, e tra le priorità sicuramente c'è la sicurezza pubblica. Sulla questione interviene Giampiero Puppa, agente di lungo corso della Polizia locale di Adria, laureato in giurisprudenza e con un master in Gestione e management delle polizie locali conseguito all’Università di Siena.
“Secondo la legge 48 del 2017 Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città – esordisce - la sicurezza urbana riveste un ruolo di primo piano nelle politiche pubbliche locali, poiché finalizzata a garantire una buona qualità della vita dei cittadini. Passata la fase acuta del Covid, sono ricominciati i furti presso le abitazioni e le attività commerciali”.
Allora che cosa può fare una pubblica amministrazione per prevenire questo? “Innanzitutto investire sul personale impegnato nella sicurezza, cioè la polizia locale - spiega Puppa - sia a livello di formazione che di organico. Non dimentichiamoci che negli ultimi anni il numero degli operatori di Polizia locale del nostro Comune è sceso drasticamente e c’è stato un loro progressivo impiego in ufficio, anche a causa della eccessiva burocratizzazione degli atti amministrativi. Come Cantiere, proponiamo di organizzare delle serate nelle frazioni e in diverse zone del centro città, in cui le forze dell’ordine spieghino ai cittadini i comportamenti da tenere per ridurre i rischi di furti”.
E ancora: “Anche l’Anci, Associazione nazionale comuni italiani, nella conferenza Stato, città e autonomie locali, nel luglio 2018 ha trattato l’argomento e ha parlato di partecipazione dei cittadini per la promozione della sicurezza urbana indicando gli assistenti civici, ovvero cittadini volontari che collaborano con la Polizia locale per realizzare una presenza attiva aggiuntiva sul territorio. L’installazione di un buon sistema di videosorveglianza nelle zone a rischio della città, inoltre, sarebbe sicuramente utile non solo per individuare chi commette reato, ma anche per prevenirli”.
Puppa rileva che “la sicurezza urbana non si limita solo ai furti nelle abitazioni o ai danni delle attività commerciali. Spesso si sentono i cittadini lamentarsi di atti di maleducazione, di schiamazzi, di vandalismi o di auto lasciate in sosta in maniera da causare intralcio e pericolo, spesso dopo qualche evento o la cosiddetta movida notturna. In questo caso, la collaborazione con gli stessi organizzatori ed i locali interessati favorirebbe il giusto svolgimento delle serate senza creare disturbi o spiacevoli episodi, anche con campagne di sensibilizzazione sul ‘bere responsabile’ in sinergia con Ulss, Adriashopping e le altre associazioni di categoria".
"Durante lo svolgimento di eventi e di serate speciali, la presenza della Polizia locale è un ottimo deterrente per prevenire atti di inciviltà e comportamenti al limite della legalità, e questo senza arrivare a sanzionare i locali pubblici. Quindi, non mera repressione, ma bensì prevenzione. La sicurezza urbana si estende anche alla viabilità e al comportamento degli automobilisti durante la guida, dei ciclisti, dei pedoni e ora anche dei conducenti di monopattini. Un dato su tutti: in Italia, a fronte di poco più di 151 mila incidenti stradali nel 2021, i costi sociali di tali eventi si aggirano sui 20 miliardi di euro, cioè oltre un punto percentuale di Pil".
"L'amministrazione comunale, quindi, in sinergia con Questura e Ulss, potrebbe tenere dei corsi di educazione stradale, a cominciare dai bambini delle elementari e medie, su come comportarsi quando si gira per strada con tanto di rilascio di ‘Patentino di bravo pedone’, fino alle scuole superiori per parlare dei pericoli legati all’uso di alcool e sostanze stupefacenti soprattutto alla guida di veicoli".
"Infine, il ‘nonno vigile’ sarebbe quella figura da ripristinare, una presenza che per lungo tempo aveva garantito la viabilità e la sicurezza ai ragazzi e ai genitori durante l’entrata e l’uscita dei figli dalle scuole”.
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