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L’APPELLO

“Mobilitazione anti trivelle”

Solidarietà al Delta anche da Trecenta

“Mobilitazione anti trivelle”

“Se la scelta del Governo di centrodestra è quella di procedere verso la ripresa delle attività di Trivellazione in Adriatico, senza tenere conto dei concreti rischi della subsidenza denunciati da diversi esperti, allora è una scelta profondamente sbagliata”.

Lo spiega Gilberto Bianchini, consigliere comunale ed esponente del Pd di Trecenta, che prende posizione sulla questione della possibile ripresa delle estrazioni di idrocarburi in Alto Adriatico.

“Ad aggravare questa scelta del Governo di Giorgia Meloni - prosegue la sua analisi - c’è anche l’emendamento della Giunta Regionale che vincola il No alle trivellazioni in Alto Adriatico esclusivamente ad evidenze scientifiche che ne comprovino i danni ai territori e all’ecosistema del Veneto e ciò è un incredibile voltafaccia rispetto a quanto approvato nella scorsa legislatura il 24 settembre 2015, con l’unanimità del Consiglio Regionale, l’appoggio dato dalla Regione Veneto al Referendum contro la legge che consentiva le trivellazioni in Adriatico”.

“Mentre un Emendamento serio per vietare le trivelle di fronte al Delta del Po per estrarre gas in Adriatico è stato presentato al Senato da Andrea Martella Segretario regionale del Partito Democratico. Con questo provvedimento si punta a correggere le nuove disposizioni del governo che consentono le trivellazioni in una delle zone d’Italia più delicate dal punto di vista ambientale e geologico con fenomeni, quali la subsidenza, che incidono pesantemente sul Polesine mettendone in pericolo la stabilità e il futuro. E’ un emendamento che raccoglie le istanze provenienti dal territorio e che vede una forte contrarietà delle Amministrazioni locali, di forze economiche e sociali”.

“Per fare fronte comune a questo reale pericolo è nato in questi giorni anche il Comitato ‘Polesine No Trivelle’ formato da liberi cittadini per attuare attraverso iniziative pubbliche una pressione morale su chi deve decidere il via libera alle estrazioni di gas in Adriatico. Di fronte alla richiesta del governatore del veneto Luca Zaia di istituire un tavolo tecnico di esperti per verificare le problematiche legate alle trivellazioni in alto Adriatico, noi del Partito Democratico diciamo con forza che prima si devono vietare le estrazioni di gas nell’alto Adriatico e solo dopo si può fare il tavolo tecnico”.

“Infine auspichiamo che i Consigli Comunali del Polesine approvino all’unanimità, come ha fatto il Consiglio Comunale di Trecenta, un documento, presentato dal gruppo consiliare della Lista Civica ‘Insieme per Trecenta’ che ‘Esprime il proprio dissenso e contrarietà al rilascio di nuove concessioni per aumentare l’estrazione di gas in Adriatico con particolare attenzione a quelle che interessano aree prossime o adiacenti al Parco Regionale Veneto del Delta del Po’ e ciò a sostegno anche delle iniziative pubbliche che andrà a sviluppare sul territorio il Comitato ‘Polesine No trivelle’”.

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