Una rete di occhi elettronici

Certamente, come ha più volte sottolineato il sindaco Luigia Modonesi, rientra tra gli obiettivi dell’amministrazione comunale combattere i fenomeni che creano allarme sociale e disagio per la cittadinanza, quali furti ed atti di microcriminalità, vandalismo e simili.

Quindi fra gli strumenti adottati dalle comunità locali per il controllo del territorio, i sistemi di videosorveglianza hanno dimostrato di essere fra quelli che offrono maggiori risultati in termini di prevenzione, di dissuasione nonché di individuazione dei responsabili di atti illeciti.

Così, la giunta municipale ritenuto di dover fornire alle forze dell’ordine, nello specifico Arma dei Carabinieri operanti sul territorio, un valido ausilio per affrontare le problematiche connesse alla sicurezza urbana, tenuto anche conto che le medesime forze dell’ordine, di ogni grado, sono si presenti, ma con grave difficoltà, sia per la vastità del territorio e sia per la carenza di personale, ha intenzione di adottare un proprio sistema di videosorveglianza in tutto l’ambito territoriale, concentrando tutti i flussi video presso la sede municipale di villa Vendramin Calergi.

A questo proposito il responsabile dell’ufficio tecnico comunale architetto Paolo Baldo ha tracciato uno studio di fattibilità di videosorveglianza non solo per il controllo del territorio e lettura targhe, coadiuvato dalla società in House “AS2 Azienda Servizi Strumentali” di Rovigo laddove è prevista l’installazione dei punti ripresa in zone ovviamente strategiche e particolarmente critiche del territorio. La spesa complessiva dei lavori ammonta a circa 263.840 euro.