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ROVIGO

Chiude il bar Don Bosco, finisce un'epoca

L'annuncio dei titolari, addio a un bel pezzo di storia della città

Chiude il bar Don Bosco, finisce un'epoca

Gigi e Lorena, una istituzione della città

Una storia lunga oltre trent'anni che oggi, purtroppo, volge al termine. È la storia del bar Don Bosco, punto di riferimento di numerose generazioni, simbolo di una Rovigo che, da oggi, non esiste più. Alla sua guida, sempre armati di sorriso e simpatia, sono stati Gigi e Lorena, un "sogno che comincia a vivere" come recitava il cartello appeso negli spazi del bar a testimonianza del loro percorso per celebrare i primi 30 anni.

"L'attività di famiglia nasce nel 1977 con mio padre - racconta Gigi - ma allora lavoravamo nell'area dell'ex mercato di viale Oroboni. Nel '92 mio padre si è ritirato e io e mia moglie abbiamo iniziato qui". Gigi conferma di essere felice di aver potuto dare vita al suo sogno ma soprattutto di aver vissuto così intensamente questi anni sempre a contatto con i cittadini e con tutte le generazioni che sono passate attraverso quel bar.

"Da oggi faremo i nonni a tempo pieno - spiega -, andiamo in pensione dopo molto tempo. Ma su questa scelta sta influendo  anche la crisi economica, con le difficoltà attuali i volumi di lavoro sono decisamente inferiori e non sufficienti. Lo stabile poi avrebbe bisogno di qualche ammodernamento, siamo perfino rimasti al freddo per diversi mesi perché la centrale termica non funzionava più".

Tra i ricordi più belli proprio i momenti più vivi di quel centro, che negli anni ha ospitato convegni prestigiosi, momenti culturali, spettacoli del cinema e tanti, tantissimi studenti. "Abbiamo bellissimi ricordi di questo posto, dai convegni professionali di geometri, ingegneri e avvocati, che portavano con la loro presenza prestigio e vivacità. Ma di qua sono passati anche molti spettacoli di diversi gruppi comici del passato, ricordo anche saggi di danza che duravano mesi. Ogni fine settimana, poi, era presente qualche scuola. Per non parlare degli studenti che negli anni si sono susseguiti".

La struttura nel tempo ha visto poi un lento ma inesorabile declino, con la chiusura di molti dei servizi. Negli anni a resistere solo il piccolo bar con Gigi e Lorena a distribuire sorrisi, caffè e pause pranzo. "Purtroppo la fondazione non ha più creduto in questo progetto, arrendendosi alla crisi e invece di spingere, forse, si è arenata - continua - Il lato bello di tutto, però, è che  quando abbiamo annunciato la chiusura tante delle persone che ci hanno conosciuto sono passate a salutarci e ringraziarci. Una grande manifestazione di affetto". Clienti di ogni età e generazione, perché il bar, seppure piccolo e nascosto, era conosciuto da tantissimi ragazzi, che transitavano sul viale per andare verso i propri istituti o cercavano una pausa pranzo veloce al ritorno o in direzione stazione dei treni.

"Con nostro grande stupore sono passati a salutarci anche molti degli studenti che hanno frequentato l'istituto adiacente, o che semplicemente si fermavano durante il tragitto - conclude - Molti di loro avevano le lacrime agli occhi e si sono detti increduli, per noi è stata davvero un'emozione grandissima. Non possiamo che ringraziare tutte le persone che nel tempo ci hanno supportato e che sono state con noi in questo lungo percorso. Sicuramente ci mancherà tutto questo ma siamo soddisfatti di quanto siamo riusciti a fare".

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