Cerca

NATALE A TAVOLA

Feste per palati fini

Rincari o meno, alla tradizionale "spedizione" al ristorante non si rinuncia

Feste per palati fini

È iniziata la settimana che ci porterà al Natale e i ristoranti polesani si preparano per accogliere i loro clienti per i tradizionali pranzi e cene tra amici o parenti.

Il periodo delle festività è notoriamente redditizio per gli esercenti che spesso registrano il tutto esaurito e faticano addirittura a soddisfare tutte le prenotazioni. E anche quest’anno, sebbene sia stato complicato dal post pandemia e dalla successiva crisi generale, non è da meno. La proposta è delle più ampie, in Polesine ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le tasche, spaziando dai piatti della tradizione come la mitica bondola fino alle proposte più raffinate tra pesce e piatti gourmet. Le famiglie, nonostante i molti sacrifici dovuti al periodo, difficilmente rinunceranno a riunirsi per Natale attorno alla tavola, così come vuole la tradizione.

La Taverna degli Artisti, il noto locale di piazza Merlin a Rovigo, ha già inaugurato il periodo natalizio con molte cene aziendali, di squadre e scolaresche, come racconta lo stesso gestore, Giacomo Sguotti: “Stiamo lavorando molto sotto le feste, ospitiamo molte comitive. Noi saremo aperti alla vigilia e poi alla cena di Natale mentre saremo chiusi a pranzo. Abbiamo già diverse prenotazioni. Noi proponiamo un prodotto tradizionale polesano, immancabile il cotechino col purè e da quest’anno abbiamo introdotto anche i classici tortellini in brodo. I rincari delle materie prime e dei costi dell’energia si sono fatti sentire ma comunque siamo riusciti a tenere i prezzi in linea con gli altri anni, con ritocchi minimi. Per il cenone di Capodanno infatti proporremo un menù simile allo scorso anno e il prezzo rimarrà lo stesso”.

Discostandosi un po’ dalla tradizione si trova l’ittiturismo In Marinetta di Isi Coppola, a Rosolina, che proporrà i tortellini in una versione più innovativa, con ripieno di pesce, specialità della casa. “Non è stato un periodo particolarmente scoppiettante - racconta Isi Coppola - ma possiamo dire nella norma, in linea con la stagione. Noi cerchiamo sempre di portare i piatti della tradizione ma rivisitati in chiave moderna e innovativa ma sempre mantenendo la semplicità, visto che è un menù festivo che si rivolge principalmente alle famiglie. Un aumento dei costi per noi ristoratori c’è stato, non si può nascondere, ma con un po’ di attenzione siamo riusciti a non far ricadere i rincari sui clienti, perché non sarebbe giusto, e a mantenere i prezzi costi nello standard”.

Per Prosciuttiamo, ristorante in via Fuà Fusinato a Rovigo, il periodo delle feste è un periodo che si sta dimostrando positivo, come spiega Daniele Rossi: “Non ci lamentiamo, sta andando bene. A Natale noi saremo chiusi. Stiamo mantenendo comunque i prezzi di tre o quattro anni fa anche se abbiamo subito dei rincari. Noi siamo aperti a pranzo e a cena durante la settimana quindi cerchiamo di non aumentare i prezzi perché lavoriamo tutti i giorni, anche se altri sono stati costretti ad alzare. Non sappiamo se in futuro riusciremo a mantenere questa scelta”.

Infine quando si parla di Trattoria da Nadae, a Villadose, non si può non parlare di tradizione. Una cucina tipica che piace, tanto da far registrare già un tutto esaurito per il pranzo di Natale, come raccontano i gestori: “Abbiamo tutto prenotato. Noi proponiamo tutti i piatti della tradizione polesana ma spaziamo anche a menù di carne o di pesce in base alle richieste. I nostri prezzi restano quelli di sempre perché anche se l’energia e le materie prime costano molto di più, ci teniamo ai nostri clienti”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400