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PORTO TOLLE

Guidavano sommersi dai pesci siluro pescati di frodo

Il carico, da quasi una tonnellata, intercettato dalle forze dell'ordine

Guidavano sommersi dai pesci siluro pescati di frodo

Un carico di pesce trasportato in maniera illegale, in spregio delle elementari norme igienico sanitarie: è quello che è stato intercettato dalla polizia, in collaborazione con la Capitaneria di Porto.

"Nella mattinata di martedì 20 dicembre - conferma la nota stampa della questura - a seguito di un’indagine congiunta, tra personale della squadra acque interne del commissariato di Porto Tolle e della Capitaneria di porto – Guardia costiera di Chioggia, nell’ambito di una articolata attività  finalizzata al contrasto della pesca illegale e del bracconaggio ittico nel territorio del Delta del Po nella provincia di Rovigo, veniva controllata un’autovettura con a bordo tre cittadini di nazionalita romena, all’interno del quale era trasportato pesce composto da carpe e siluri per un totale di circa 840 kg. Per lo spazio insufficiente e per l’ingente quantità, il pesce era accatastato e pressato nel baule e nei sedili posteriori".

"Il prodotto ittico trasportato all’interno del mezzo, si trovava in condizioni igienico-sanitarie non idonee, precarie e detenuto in maniera eterogenea, in quanto stoccato con presenza di residui di fango e materiale vegetale che lo imbrattava. Inoltre, sul fondo dell’abitacolo del veicolo era stato posizionato un telo di plastica su cui stazionava una poltiglia fangosa a diretto contatto con il prodotto, violando le disposizioni del regolamento europeo sull’igiene dei prodotti alimentari".

"L'accertamento documentale permetteva altresì di stabilire che 245 kg della partita non erano tracciati, per cui veniva contestata la violazione in relazione alla disciplina europea sulla tracciabilità alimentare. L’intero prodotto veniva sottoposto a sequestro amministrativo dal personale sanitario dell’Ulss 5 intervenuto, che ne disponeva la distruzione in quanto non idoneo al consumo umano.  Il contravventore pertanto, veniva sanzionato per l’ulteriore violazione della normativa europea in materia di igiene e tracciabilità alimentare per una somma complessiva pari ad euro 2000".

"Infine, venivano prelevati e trattenuti alcuni esemplari dal lotto ittico per l’invio all’istituto zooprofilattico di Ferrara, il che potrebbe comportare a carico dei trasgressori eventuali responsabili penali".

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