La carica dei nuovi soci

La sala delle feste dell’hotel Stella d’Italia ha ospitato qualche sera fa il tradizionale appuntamento di fine anno per la “Festa degli auguri” del Rotary club Adria con soci, consorti, familiari, amici e simpatizzanti. Nell’occasione si è svolta la cerimonia di accoglienza di ben cinque nuovi soci.

Ospiti d’onore il vescovo Pierantonio Pavanello, Vescovo della diocesi di Adria – Rovigo e l’arciprete della Cattedrale mons. Matteo De Mori.

La conviviale di Natale è stata impreziosita dall’ingresso nel Rotary club di Adria di ben cinque nuovi soci, segnale inequivocabile della buona salute del club, che si apre a nuove professionalità e, anche anagraficamente, si rinnova ponendo le basi del prossimo futuro associativo.

Particolarmente sentita la classica cerimonia di “spillatura” dei nuovi rotariani che ha sancito l’ingresso nel club adriese di: Federico Bardelle avvocato e segretario della Camera penale rodigina; Paolo Duò presidente del Cantiere navale Vittoria e del Vittoria Yact’s; Rita Riganello titolare di diversi punti vendita della linea Marella Donna e del marchio Wonder a Porto Viro; Alessandro Rossi consulente finanziario con mandato per una primaria banca italiana; Gianluca Vassalli, titolare della Vassalli associati che si occupa di direzione artistica e creativa, digital strategy e product design.

Alquanto motivante l’intervento del vescovo che ha sottolineato quanto il Natale richiami in tutti noi, ovunque (ha citato la sua recente visita alle carceri) e con chiunque il senso di generosità, serenità e desiderio di partecipare che sono motore del Rotary, di cui è socio onorario.

La serata si è conclusa con il discorso di metà mandato del presidente Federico Ingegneri che ha fatto il bilancio di questi primi sei mesi di conduzione del club. Ha ricordato, in modo particolare, gli incontri con i titolari di alcune aziende polesane che rappresentano eccellenze nel panorama regionale e non, evidenziando soprattutto l’impegno di giovani imprenditori, donne e uomini, che sanno coniugare innovazione, tecnologia e rispetto delle tradizioni.

Il presidente ha chiuso il proprio intervento augurando a tutti Buon Natale e ricordando, in pieno stile rotariano, che “il bene che fai per gli altri è bene che fai a te stesso”.