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ORRORE IN CASA

Madre ammazzata, padre massacrato: figlia in carcere

Svolta nel giallo di San Martino di Lupari, sotto accusa la donna di 51 anni

Madre ammazzata, padre massacrato: figlia in carcere

Una svolta, probabilmente quella decisiva, nel caso dei due anziani coniugi aggrediti con una ferocia tremenda a San Martino di Lupari, nel Padovano. La donna è stata uccisa, a colpi di oggetti contundenti, mentre l'uomo, portato in elicottero in ospedale, si trova in condizioni gravissime. Lo riporta il quotidiano Il Mattino di Padova.

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I carabinieri, infatti, hanno individuato e posto in stato di fermo la figlia 51enne della coppia, che è stata portata in carcere. Da parte sua, comunque, al momento, nessuna confessione, ma, anzi, un fermo diniego a fronte delle accuse che le sono mosse. Le ricerche della 51enne erano scattate subito dopo la scoperta dell'omicidio, fatta dall'altra figlia. 

Arrivata per passare un po' di tempo con i genitori, ha scoperto una scena agghiacciante. Maria Angela Sarto, 84 anni, ex insegnante elementare, era una maschera di sangue quando la figlia Chiara l’ha trovata riversa a terra, nella sua camera da letto, ormai senza vita. In soggiorno il marito dell’anziana, padre di Chiara, Giorgio Miatello, 89 anni, un tempo rappresentante di commercio.

Agonizzante, con ferite profonde sul volto e sulla testa, avrebbe fatto in tempo a dire che a ridurlo in quel modo era stata la figlia maggiore, Diletta Miatello, 51 anni. Fermata per omicidio volontario, la donna si trova ora in carcere.

La 51enne, un tempo vigilessa dell’unione “Camuro” (unione della polizia locale di tre Comuni del Vicentino), laureata in Psicologia, da qualche tempo aveva a che fare con grosse problematiche di tipo psichiatrico, tanto che era in cura al centro di salute mentale di Cittadella.

Separata e con un figlio affidato al padre, viveva da un paio d’anni in un’abitazione confinante con quella dei genitori. Le liti, secondo amici della coppia di anziani e vicini di casa, sarebbero state costanti. Più di qualche volta erano dovuti intervenire addirittura carabinieri e sanitari del 118 per cercare di ripristinare una situazione di normalità.

Come detto, la 51enne si era allontanata da casa, ma è stata individuata senza grossi problemi. Dopo un’ora circa Diletta è stata trovata a Romano D’Ezzelino, in provincia di Vicenza. Qui aveva chiesto una camera d’albergo all’hotel Cubamia. Si è presentata tranquilla, come nulla fosse successo, verso le 13.30, e ha prenotato una stanza per una notte. Poi è uscita dall’hotel, è andata in paese a comprare dei generi alimentari, ed è ritornata in camera. Qui è stata rintracciata dai carabinieri che l’hanno accompagnata in caserma a Cittadella. In tarda serata è scattato il fermo di polizia giudiziaria: i reati contestati sono l’omicidio volontario e il tentato omicidio, aggravati dal rapporto di parentela. La 51enne, che non ha confessato e avrebbe anche negato, è stata accompagnata in carcere.

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