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LENDINARA

Rimpasto, Viaro conferma le scelte

Il consigliere Lorenzo Valentini accusa. Il primo cittadino: “Offese personali? Giusto querelare”

“Massiccio sostegno all’economia”

Nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale di Lendinara, proprio in apertura, è ripresa la discussione iniziata a ottobre dal consigliere di maggioranza Lorenzo Valentini, che aveva espresso dure parole. In quell’occasione, infatti, aveva parlato di falsi verbali della commissione consiliare, che sarebbero stati redatti e trasmessi privi di convalida e firme, col solo scopo “d’infangare il mio nome, ruolo e operato”. Un’accusa che aveva gelato l’aula ma non aveva ricevuto risposta.

La risposta è arrivata in apertura del consiglio da parte del presidente Nico Pavarin: “I riferimenti sono su un verbale dell’allora gruppo consiliare Im”, verbale che poi è pervenuto a casa dei consiglieri di minoranza anonimamente in cui si sarebbero votate le dimissioni di Valentini dalla carica di assessore.

“Per quanto mi riguarda - ha detto Pavarin - non avevo votato le sue dimissioni e tanto meno ho partecipato a nessun tipo di votazione, salvo chiedere la rettifica del verbale, mai arrivata”. L’altro verbale preso in causa sarebbe proveniente dalla seconda commissione e conterrebbe un parere personale nei confronti di Valentini.

“Ho richiesto al presidente di commissione e segretario di attenersi a quanto riporta l’articolo 10 sul funzionamento delle commissioni, cioè che il verbale deve contenere solamente le decisioni relative ad ogni singolo punto all’Odg e non pareri personali”. Un verbale anomalo, secondo quanto emerso dalla discussione, perché pur giacendo senza firme per più di un mese sembrerebbe essere stato letto dal consigliere Denis Sambinello, come sarebbe apparso da un articolo sulla stampa.

“Quanto accaduto ed emerso rappresenta atti e fatti di una gravità inaudita - ha tuonato Valentini, che ha mosso pesanti accuse di una macchinazione mossa contro la sua immagine pubblica - offese, calunnie, derivati da una premeditazione e complicità, al fine unico di calpestare, scavalcare e infangare pubblicamente la mia persona, il mio operato e appropriarsi del mio ruolo che ho sempre onorato nel rispetto di tutti, delle leggi vigenti, delle istituzioni, incuranti del male inflitto a me e familiari. Altrettanto grave è il fatto di aver violato i regolamenti che disciplinano il funzionamento di tale ente, il mancato rispetto dei ruoli, della persona e dei cittadini, traditi da questa subdola politica. Quanto accaduto è da condannare, nel rispetto dei ruoli, dei regolamenti e delle leggi”.

“Credo il mio operato sia stato libero e onesto - ha risposto Denis Sambinello, coinvolto personalmente - ho continuato a fare le mie battaglie sull’ambiente. So che a livello di genuinità e trasparenza non ci sono dubbi”.

“Sembra che la revoca di un assessore dipenda da un verbale - ha aggiunto il sindaco Luigi Viaro - le motivazioni della revoca delle deleghe sono chiare e presenti in un documento pubblico. Per le offese personali invece è giusto seguire le vie legali”.

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