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ESTRAZIONI DI GAS

“Il Delta e il Polesine sono stati traditi da Roma”

L'attacco di Gilberto Bianchini

In Polesine torna l’incubo trivelle

“Sul problema delle Trivelle in Adriatico i cittadini devono prendere atto con preoccupazione che dal voltafaccia del Governo e della Regione Veneto siamo passati per il Polesine e per le sue istituzioni al tradimento”. E’ un attacco forte, quello che viene lanciato da Gilberto Bianchini, capogruppo in consiglio comunale ed esponente del Pd.

“Infatti - prosegue - come ha dichiarato il Senatore e Segretario regionale del Partito Democratico Andrea Martella ‘Il Governo ha deciso di non ascoltare il Veneto, le Istituzioni Polesane e i cittadini che chiedono di avere voce e di partecipare alle scelte che li riguardano, come ha fatto anche il Comitato ìPolesine No Trivelle’. Al Parlamento, pertanto, non sarà consentito di affrontare il tema della subsidenza e della salvaguardia del Delta del Po, perché con il voto di fiducia sulla conversione in legge del decreto Aiuti Quater, l’esecutivo Meloni ha fatto cadere in automatico tutti gli emendamenti, evitando così una discussione aperta e trasparente nel merito dei provvedimenti’”.

“Questo comportamento del Governo è un palese tradimento delle legittime aspettative dei polesani e al tempo stesso evidenzia la finzione del tavolo tecnico, la cui istituzione era stata chiesta dal Presidente della Regione Zaia. Di fatto tutte le decisioni vengono prese a Roma, senza consultare i territori; pertanto con questo Governo, il peso politico della nostra Regione e del suo Presidente sono ormai ridotti alle dichiarazioni di facciata”.

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