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La città abbraccia il suo grande Gigin

Una folla per l'ultimo saluto, era amatissimo

Hanno voluto esserci tutti, per salutare Luigi "Gigin" Passadore, 89 anni, una figura storica di Adria, spentasi nei giorni scorsi, nel dolore e nell'affetto generali. Era conosciutissimo e profondamente amato, ha sempre fatto tanto per la città e per la comunità.

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I funerali si sono celebrati nel pomeriggio di mercoledì 4 gennaio, in Cattedrale ad Adria. Cresciuto e formatosi nell’associazionismo cattolico, portava sempre nel taschino la prima tessera dell’Azione cattolica del 1945, era culturalmente molto aperto e rispettoso delle diverse sensibilità religiose e culturali. E’ stata una di quelle persone che meglio di tutti ha saputo esprimere lo spirito autentico dell’adriòto: laboriosità, generosità e solidarietà.

Ormai viveva sempre più appartato per la fatica degli anni che gli creava difficoltà motorie, ma è sempre stato ludicissimo e informato su tutto e tutti. Il suo impegno nel volontariato resterà un esempio per tutti. Soprattutto i suoi sempre più accorati appelli alle giovani generazioni, quasi in un passaggio di testimone, raccomandando loro di dedicarsi al volontariato con passione, generosità e professionalità ricordando il detto evangelico che “c’è più gioia nel donare che nel ricevere”.

Nel dicembre 2020 aveva ricevuto la benemerenza “Adria riconoscente” e il 3 novembre scorso aveva fatto la sua ultima apparizione pubblica in consiglio comunale partecipando come ospite d’onore alla festa per i 495 anni del coro Polifonico della Cattedrale.

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