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saldi al via

Parte la caccia all’affare

Confesercenti: “Ne approfitteranno 7 cittadini su 10”. Confcommercio: “133 euro di spesa a persona”

Parte la caccia all’affare

Tutti pronti per il consueto periodo dei saldi di stagione, che inizieranno ufficialmente domani, giovedì 5 gennaio. E se come ogni anno i clienti andranno in cerca dell'affare, il momento degli sconti rappresenta una boccata di ossigeno per il settore del commercio, duramente messo alla prova dai budget limitati delle famiglie italiane, alle prese con bollette folli e costo della vita aumentato.

“L'inizio dei saldi è sempre un momento molto atteso, sia dai commercianti che dai consumatori - commenta Vittorio Ceccato di Confesercenti - I commercianti sperano, come sempre, di poter concludere la stagione incrementando i risultati di vendita con i saldi, mentre i clienti cercano di l'occasione a buon prezzo, soprattutto in quest'ultimo periodo caratterizzato da forti rincari di tutti i prodotti merceologici”.

Un fattore che ha limitato le vendite a inizio stagione perché i cittadini hanno dovuto dare priorità al bilancio di casa. “Gli aumenti dei costi energetici hanno ridotto la capacità di spesa delle famiglie - prosegue - Per questo motivo c'è molta attesa per il periodo dei saldi, soprattutto per tante persone che hanno rinviato gli acquisti proprio per approfittare degli imminenti sconti. Secondo le nostre previsioni 7 persone su 10 approfitteranno dei saldi, con una spesa media che si aggira sui 180/200 euro”.

Secondo Confcommercio Imprese le famiglie italiane spenderanno circa 15 milioni di euro durante il periodo dei saldi invernali e ogni persona spenderà circa 133 euro, per un giro di affari di 4,7 miliardi di euro. “Saranno saldi molto apprezzati dai consumatori per l’ampia scelta di prodotti di moda, tendenza e qualità - afferma Stefano Pattaro, presidente provinciale -. Maglieria, pantaloni, giacconi, scarpe e accessori potrebbero essere oggetto dei desideri dei consumatori per via dei prezzi che, in genere, non hanno subito aumenti, come invece accaduto nei settori che hanno risentito dell’inflazione. Con queste premesse, l'aspettativa è di una crescita dei saldi per almeno il 10%”.

Saldi che rappresentano anche l'occasione per i commercianti di prepararsi alla nuova stagione. “E' bene ricordare che la merce venduta a saldo in maniera corretta, produce liquidità al negozio, non dei reali guadagni - prosegue -. Quelli potranno arrivare dalla fiducia che i consumatori ripongono nei nostri negozi se orientati verso strategie legate alla sostenibilità, all’innovazione, alla qualità e non solo al prezzo, perché quel genere di strategia si è dimostrato perdente nei confronti della grande distribuzione prima e del commercio elettronico adesso".

"Dai saldi invernali ci si aspetta, generalmente, un maggiore fatturato rispetto a quello dei saldi estivi anche se, quest'anno, il tradizionale Black Friday di novembre in realtà non è durato una sola giornata, ma tutto il fine settimana più il lunedì successivo con il Cyber Monday dedicato ai prodotti elettronici, tecnologici. La politica degli sconti se da un lato è utile dal punto di vista promozionale, dall'altro diventa pericolosa quando i negozi si 'aggrappano' a queste giornate per anticipare i saldi invernali, 'rovinando' gli acquisti in vista del Natale, generalmente a partire dall'8 dicembre”.

E se i saldi possono per qualche mese dare respiro ad un comparto in forte difficoltà, secondo il presidente sarà necessario mettere in campo anche altre azioni, per tentare il risanamento della crisi vissuta in questi anni. “Non possiamo permetterci ulteriori passi falsi - conclude -. Per rilanciare la fiducia, e quindi generare utili per le nostre imprese, è necessario accelerare il taglio delle tasse, a partire dall’Irpef e dagli oneri contributivi a carico delle aziende, come pure sarebbe importante pensare a politiche incentivanti per le locazioni commerciali per contrastare il vuoto vetrine nei nostri centri urbani”.

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