VOCE
L'ALLARME
05.01.2023 - 17:56
Scarseggiano le scorte di farmaci nelle farmacie del territorio. Un fenomeno che si sta estendendo a livello nazionale, dovuto ad una combinazione di carenza di principi attivi e packaging, che ha portato a un rallentamento della produzione e di conseguenza della disponibilità.
“Il problema nasce dall’unione di diversi fenomeni, innanzitutto dal fatto che molta della produzione dell'industria italiana non viene fatta in Italia ma in Cina e India dove la manodopera costa meno - spiega Claudia Pietropoli di Federfarma locale - Di conseguenza se un Paese, come la Cina vive un momento critico, i farmaci faticano ad arrivare. Mancano poi le materie prime, soprattutto per le forme liquide, mancano i contenitori, i blister e manca l'alluminio. Infine c'è anche una richiesta maggiore di alcuni tipi di farmaci, vuoi perché è esplosa l'influenza, vuoi perché molta gente sta anche acquistando farmaci anche se non gli servono nell'immediato”.
L'alternativa per alcune farmacie, dotate di un laboratorio interno per prodotti galenici, è l'auto-produzione, ma per farlo dovrebbero avere numeri molto alti. “Le materie prime si trovano anche ma, oltre a dover necessariamente avere una produzione di un certo numero, serve anche avere il personale per produrre i farmaci - continua - questo significa però togliere queste figure dal banco, creando anche un disservizio, dato che al momento le farmacie sono impegnate in numerose attività”.
Antipiretici, antibiotici, ma anche tanti infiammatori, la crisi farmaceutica non esclude nessun settore. Tra queste l'Amoxicillina, uno degli antibiotici più consigliato anche per i bambini, per cui Aifa ha di recente aggiornato la data di non disponibilità al 31 marzo. Ma anche un semplice antiinfiammatorio a base di ibuprofene, per cui al momento non vi è alcuna previsione.
“Il problema tocca meno i farmaci generici, anche se ci sono leggere carenze anche per questo tipo. Per questo motivo la collaborazione con i medici di base è fondamentale per riuscire a dare le corrette informazioni, anche ai pazienti, per le terapie con i farmaci a disposizione”, specifica Pietropoli.
In caso di mancanza del farmaco desiderato, quindi, il suggerimento da parte dei farmacisti e dei medici è di chiedere consiglio ai professionisti. “Ci sono difficoltà nell'approvvigionamento di alcuni farmaci e antinfiammatori - conferma Francesco Noce, presidente dell'ordine dei medici locale - ma per quanto concerne il nostro territorio ancora non vi sono particolari criticità. In ogni caso se dovesse mancare un farmaco specifico è bene ricordare che esistono anche i farmaci generici e che, in alternativa, si può gestire correttamente le terapie anche con altre molecole”.
In un momento di crisi è quindi fondamentale la collaborazione, il dialogo e anche la consapevolezza dell'utente finale. “Concordo che sia importante il dialogo tra farmacie e medici di base, nel valutare alternative per sopperire alle carenze - conclude Noce -. Ai pazienti invece consiglio sempre di non assumere farmaci senza una prescrizione medica, è vero che molte persone tendono ad acquistare alcuni prodotti da tenere in casa nell'eventualità di qualche problema, ma assumere farmaci ed integratori senza aver chiesto un parere al proprio medico curante non è mai una buona prassi. I farmaci, specialmente quelli che non sono mai stati assunti, possono presentare anche importanti controindicazioni, che non si possono conoscere. È bene valutare insieme al medico qualsiasi percorso”.
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