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IL PERSONAGGIO

Vi racconto il "mio" Pelé: "Unico e inarrivabile"

“E’ stato imparagonabile. Forse soltanto Ronaldo il Fenomeno è riuscito ad avvicinarlo”

Vi racconto il "mio" Pelé: "Unico e inarrivabile"

L’emozione per la morte di Pelé, probabilmente il calciatore più forte di tutti i tempi, salutato l’altro ieri a Santos, in Brasile, con funerali di stato a cui hanno partecipato oltre 200mila persone, non è ancora svanita e, anzi, difficilmente svanirà tanto presto.

Sia nel paese sudamericano, del quale O Rei è stato un simbolo unico, anche oltre il calcio, che in tutto il mondo, che lo ha ricordato ovunque con grande commozione. Anche in Polesine i ricordi di coloro che l’hanno incrociato sul campo - vedi il grande Saul Malatrasi - oppure dei calciatori brasiliani che qui sono di casa e che sono cresciuti col mito della Perla Nera si sono affastellati.

Così, a distanza da qualche giorno dalla sua scomparsa, anche un vecchio amico del calcio polesano, e in particolare di Porto Tolle, ha voluto dedicargli un ricordo. Parliamo di Joel Valim De Araujo, 35 anni, ex calciatore brasiliano oggi tornato a casa ma per tanti anni protagonista nei campi dilettantistici (e non solo) italiani.

Già, perché Valim, nel 2013-14, ha militato proprio nel Delta, nella sua unica stagione della storia in Lega Pro Seconda Divisione (l’ultima di un club polesano tra i professionisti).

Esterno offensivo dotato di velocità e forza, il brasiliano collezionò in quel campionato una quindicina di presenze (condite da un gol in coppa), dando un buon contributo alla causa deltina e integrandosi bene nel gruppo allenato prima da Zuccarin e poi da Favaretto. Tuttavia senza impedire la beffarda retrocessione patita nello spareggio playout di Forlì, seguita 8 anni più tardi da un altrettanto amaro abbandono alla serie D deciso dalla famiglia Visentini. Addio al calcio che, la scorsa primavera, ha dato anche Valim, logorato da tanti infortuni.

“Pelé è il re, il più grande calciatore della storia - il ricordo di Joel, che oggi vive e lavora a Cariacica, in Brasile - mi dispiace tanto che non ci sia più, appena due anni dopo la scomparsa di Maradona. Per fortuna che oggi possiamo ancora goderci in campo Messi e Cristiano Ronaldo, ma O Rei è imparagonabile. Forse soltanto Ronaldo il Fenomeno è riuscito ad avvicinarlo. Pelé lascerà un bellissimo ricordo in tutto il mondo. Un suo erede? Chissà, forse Mbappé - riflette - mentre tra i brasiliani la vedo dura. Speriamo che il giovane Endrick, ora che è passato al Real Madrid, possa crescere bene”.

Valim non vuol far mancare un ciao al “suo” Polesine. “Saluto tutti a Porto Tolle e a Rovigo - chiude l’ex calciatore brasiliano - luoghi meravigliosi dove mi sono trovato benissimo”.

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