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Porto Viro

"C'è voglia di cambiare la città"

Il bilancio dell'anno passato del sindaco Valeria Mantovan e i progetti per il 2023

"C'è voglia di cambiare la città"

L’anno appena trascorso è stata una cavalcata verso una vetta voluta, rincorsa con caparbia, e raggiunta con risultati dai contorni inaspettati. Valeria Mantovan, 32 anni, una laurea in Giurisprudenza, è il sindaco di Porto Viro più giovane della storia della città bassopolesana. Il 13 giugno 2022 è stato un tripudio, 17 sezioni su 17, contro il sindaco uscente Maura Veronese e la sua squadra composta da amministratori di lungo corso. Ma per Mantovan la fascia tricolore è stata solo lo start. E’ abituata a non sedersi sugli allori.

A distanza di sette mesi, come rilegge quel voto? C’entra il simbolo di Fratelli d’Italia in questo successo?

“Io credo che a livello locale i sondaggi e le proiezioni di partito contino relativamente. A Porto Viro c’è stata voglia di cambiamento rispetto a un certo tipo di politica. Hanno visto in me una persona che non sta più sul piedistallo ma in mezzo alla gente. I portoviresi sono stati coraggiosi sono andati contro ogni pregiudizio, contro l’etichetta della bella e stupida, giovane quindi incompetente. Io ho visto voglia e coraggio da parte della gente. E il risultato parla di una fiducia non solo di chi non capisce la politica, ma vota con la pancia, ma di elettori a tutti i livelli. Sono il sindaco più giovane della storia di porto Viro. Per tutte queste ragioni ripeto sempre ai miei che dobbiamo dare il massimo”.

Fiducia ricambiata con quali atti amministrativi?

“Sette mesi fa avevamo promesso il ponte della Mea nell’immediato e lo abbiamo aperto a senso unico alternato, in attesa dei lavori. Questo significa molto per i cittadini delle frazioni che dovevano percorrere parecchi chilometri per raggiungere il centro. Abbiamo realizzato in tempi record l’ampliamento del palazzetto dello Sport, necessario per le partite di volley di seri A2. Lo abbiamo fatto grazie a compensazioni con privati. Abbiamo istituito la consulta delle frazioni che potrà dare risposte immediate ai cittadini. Abbiamo concluso una una transazione bonaria con la società che gestisce le piscine, evitando cause esose e riappropriandoci del nostro impianto. Affideremo a una nuova gestione la struttura e andremo avanti con le manutenzioni. Non abbiamo perso tempo dall’insediamento e abbiamo realizzato la prima edizione della Festa dello Sport in piazza, della mostra del libro che ha ricordato i 100 anni di Tutankamon. Con costi irrisori per il Comune, 25mila euro, abbiamo realizzato un Natale davvero attrattivo, con gente che veniva da fuori Porto Viro. Abbiamo dato luce al borgo marinaro di Porto Levante, con il presepe sull’acqua. Siamo riusciti a riportare a Porto Viro il pediatra, che mancava da oltre un anno. E dimentico sicuramente qualcosa”.

Le luminarie quest’anno non sono state solo il simbolo del Natale, ma anche della crisi energetica, di una grave difficoltà anche per le amministrazioni di pagare le bollette. Voi siete stati i primi ad accenderle: con che spirito e con quali forze?

“Porto Viro sta dimostrando la voglia di non fare campanilismo stiamo cercando di collaborare a 360 gradi con tutti. Sono stati un esempio i pini di Natale, donati dal Comune di Auronzo. Oggi il segreto è fare squadra all’interno del proprio comune e all’esterno dei confini, è impossibile fare da soli. Qui a Porto Viro, comunque, la mentalità dei commercianti è diversa sono sempre stati un poco avanti hanno avuto un qualcosa in più. Vengono qui da Cavarzere, da Porto Tolle, da Chioggia stessa”.

A proposito di Chioggia, Porto Tolle… come sono i rapporti con le amministrazioni confinanti?

“Con gli altri comuni i rapporti sono buonissimi. Abbiamo un ottimo rapporto con il sindaco Armelao pensiamo di unire le forze per mense e trasporto scolastico che pesano molto sulla casse comunali. La via giusta è quella di fare un tavolo unico dei servizi essenziali. Porto Viro si sta muovendo per il centro cottura e garantire una qualità più alta dei pasti e spero che gli altri comuni aderiranno”.

Con il collega Pizzoli qualche frizione dopo che Roma ha scostato i proventi dell’Imu relativi al Terminal di Adriatic Lng da Porto Viro a Porto Tolle?

“Io ne ho parlato con il sindaco Pizzoli. L’ultimo decreto è stato fatto in maniera vigliacca, non solo improvvisamente si è spostato un confine da un comune all’altro dopo 20 anni di storia. Ma ha variato anche la natura dell’imposta, per cui il 70% all’incirca va allo Stato e solo la restante parte al comune, quando le imposte locali dovrebbero rimanere a comuni. Ora, se da buoni fratelli riusciamo a rimodulare queste scelte del governo centrale, riportando l’intera somma al territorio, come dovrebbe essere e dividendola tra i due comuni, non rimarrebbe nessuno escluso. Ma non posso accettare che Porto Viro non abbia alcun beneficio”.

Per l’anno appena cominciato che obiettivi si è posta?

“Per il 2023 in testa ho apertura della piscina. Voglio vederla operativa. Sto dialogando con realtà imprenditoriali grossissime e quando sarà ora, lo renderemo pubblico, ma sto parlando di un’eccellenza italiana. Anche l’oasi felina nel 2023 completata, il museo della pesca sarà completato io mi auguro di inaugurare presto il nostro centro cottura per mense scuole e case di riposo e poi mi piacerebbe anche concludere l’accordo per riappropriarci del cinema e rimetterlo in funzione”.

Quest’anno si annuncia complicato per molte famiglie. Per il Sociale cosa bolle in pentola?

“Abbiamo intenzione di portare a mille euro le pensioni che non ci arrivano, grazie a un contributo fino ad esaurimento delle risorse e per le situazioni più difficili. Vogliamo dare un contributo per i figli a carico, per chi è senza reddito e per i secondi figli nati. Stiamo già intervenendo con un aiuto per il caro bollette. E anche per gli affitti siamo al lavoro per dare una mano il più possibile alle situazioni di emergenza, per non dimenticare o lasciare indietro nessuno”.

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