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CARO CARBURANTI

Il Governo mette un tetto al prezzo della benzina

Però, per ora, solo in autostrada

A Rovigo la benzina più economica

Alla fine, il governo interverrà sul prezzo della benzina, fissando un tetto, anche se, per ora, solo per le autostrade. Sulle quali si sono verificati, del resto, aumenti davvero da record.  Non solo si è deciso anche di "sguinzagliare" la Finanza, con controlli costanti, per abbattere ogni possibile speculazione.

Queste le novità annunciate dal Corriere della Sera nella serata di martedì 10 gennaio. Stando a quanto pubblicato sulla pagina web del Mase dedicata all’andamento dei prezzi settimanali, tra il primo e l’8 gennaio la benzina in modalità self è salita da 1,644 euro a 1,812 euro al litro con un aumento di 16,8 centesimi. Il gasolio è passato da 1,708 a 1,868 euro, con un rialzo dei 16 centesimi. Nel Consiglio dei ministri di oggi è stato messo a punto un decreto legge ad hoc a favore della trasparenza nel mercato dei carburanti a vantaggio del consumatore.

Il monitoraggio dei prezzi non sarà più settimanale ma giornaliero, quindi viene introdotto l’obbligo di esporre il prezzo alla pompa con sanzioni che potrebbero essere comminate dal prefetto. Sulle autostrade, l’ipotesi è di riconoscere una percentuale in più ai distributori, ma deve essere fissa. Tornando ai rincari, secondo alcuni esperti, le quotazioni di benzina e gasolio sarebbero salite anche in previsione del blocco delle importazioni di prodotti raffinati dalla Russia a partire dal 5 febbraio prossimo.

Intanto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha promesso controlli a tappeto e incrociati tra Guardia di Finanza e "Mister Prezzi", il Garante per la sorveglianza dei prezzi. 
 

In risposta alle polemiche sul caro carburanti Roberto Di Vincenzo, presidente della Federazione gestori impianti carburanti e affini (Fegica) rivolgendosi direttamente alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, propone adottare strumenti legislativi adeguati al momento. Basta - dice Di Vincenzo - con le bugie dette ai cittadini ed alle strumentalizzazioni ingiustificate e davvero ingenerose contro una intera categoria di lavoratori. I prezzi dei carburanti tornati mediamente alle soglie dei 2 euro per litro per effetto dell’aumento di oltre 30 centesimi deciso dal Governo, sono un problema che non può essere eluso o dissimulato".

Di Vincenzo fa riferimento allo strumento dell’accisa mobile come soluzione più indicata per affrontare il momento contingente. "Si tratta, infatti, di uno strumento altamente flessibile che esclude tagli draconiani, attualmente poco sostenibili, e che modula il valore dell’accisa, in funzione anticiclica all’andamento del mercato, compensando eventuali tensioni al rialzo che producono extra gettiti di Iva non previsti. La legge già c’è ed è sufficiente un semplice decreto ministeriale per renderla operativa", conclude. In sintesi la tassa calerà al crescere del prezzo di benzina e gasolio in modo da alleggerire gli effetti sulle tasche dei cittadini.

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