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Viaggio fra degrado e futuro

Nuova vita per l’ex questura, ma che degrado!

Un lungo viaggio alla scoperta di ex caserme, ex ospedali, ex stabilimenti... Si parte dall'ex questura di Rovigo come non l'avete mai vista, dall'alto. L'abbandono di quell’area finirà soltanto con la demolizione dei vecchi edifici.

Nuova vita per l’ex questura, ma che degrado!

Il degrado di quell’area finirà soltanto con la demolizione dei vecchi edifici

ROVIGO - La decisione è già stata presa. Quella di dare nuova vita all’ex questura di Rovigo in via Donatoni, un complesso edilizio che da quanto la sede della polizia si è spostata in viale Tre martiri è in stato di abbandono. Ma si tratta di un abbandono temporaneo perché fra qualche anno accoglierà gli spazi del nuovo tribunale di Rovigo.

In questo caso, quindi, l’ex caserma Gattinara è destinata a rimanere “ex” ancora per pochi anni, fino a quando cioè partirà il cantiere per la realizzazione del nuovo palazzo di giustizia. Qualche scettico in città, a dire il vero, c’è ancora, ma è stato il sindaco Edoardo Gaffeo, pochi giorni fa, a chiarire che “Il Comune ha già fatto quello che doveva fare, siamo in attesa della Conferenza di servizi che dovrà dare il via all’iter procedurale per recuperare quell’area della città e trasformarla nel nuovo tribunale”.

Una vera e propria riqualificazione, che negli anni scorsi non è stata esente da polemiche anche veementi, comprese le dimissioni, poi ritirate, dello stesso sindaco. L’ex questura sarà una vera e propria cittadella della giustizia, che potrebbe anche aprire un nuovo sfogo di via Donatoni, adesso a fondo chiuso, che potrebbe aprire un collegamento con via Sacro cuore, per avvicinare al futuro tribunale i parcheggi di quella zona del centro.

Al momento però gli edifici ai quali si accede da via Donatoni sono lasciati al proprio destino: screpolati in molti punti, abbandonati, con vasti edifici e spazi interni vuoti. La nuova vita di questo attuale vuoto urbano prevede la demolizione degli edifici esistenti e la ricostruzione della cittadella della giustizia con un aumento dei volumi, ma non un aumento delle altezze sulla sky line della città.

Prima della decisione sul nuovo tribunale l’ex questura era stata anche indicata come possibile nuova sede della Guardia di finanza, poi però la scelta è caduta sul palazzo di giustizia. In ogni caso è stato scongiurato il rischio che il complesso che sorge a pochi metri da piazza Duomo e da via Badaloni possa diventare uno dei tanti fantasmi urbani e di cemento della città. Un’area, inoltre, dove il degrado è anche presente nella strada sulla quale si affaccia l’ex portone da dove uscivano le auto della polizia, via Donatoni, che si collega all’ex caserma dei vigili del fuoco con un’area in stato di abbandono e che chiede di essere recuperata al più presto.

Ancora pochi anni, quindi, e l’ex questura non ci sarà più, lasciando il posto a nuovi edifici. In quegli spazi per anni hanno trovato posto gli uffici della questura, e dei vari settori della Polizia di Stato, la centrale operativa, il parcheggio delle volanti della polizia, gli uffici della Squadra mobile. E quante volte da quel portone sono schizzate fuori auto e pattuglie per operazioni di polizia. Auto e pattuglie che presto torneranno a “girare” da queste parti, ma per operazioni e attività connesse al funzionamento del tribunale o alla disputa di processi.

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