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Il Circolo degli ex

Una bomboniera... nel degrado, in pieno centro

L'ex comando dei vigili urbani, c'è un progetto per riqualificare l’area, ma non ci sono i soldi

Una bomboniera... nel degrado, in pieno centro

Un cortile interno circondato dal degrado. Prosegue il tour nei vuoti urbani polesani, questa volta parliamo dell’ex sede dei vigili urbani, in piazza Garibaldi a Rovigo. Si tratta di un palazzo storico di proprietà comunale in pieno centro, con accesso da piazza Garibaldi e in contatto con l’ex forno del vecchio ghetto ebraico che si ricollega a piazza Merlin. Uno stabile bello quanto decadente, con gli ex uffici comunali lasciati nel degrado e nel disfacimento, fra macerie, e vecchi fascicoli di carte dimenticate. Un’area utilizzata come deposito di sedie, ma che avrebbe bisogno di una robusta riqualificazione.

E pensare che al civico 33 di via Silvestri sorgeva una bomboniera incastonata in piazza Garibaldi, proprio di fronte al Teatro Sociale, un palazzo storico che nessuno in 19 anni, da quando il comando dei vigili urbani si è trasferito in viale Oroboni, ha saputo collocare in maniera utile e fruttuosa.

Inizialmente la palazzina su due piani era stata messa in vendita. Valore dell’immobile: un milione di euro. Ma le aste negli anni sono andate sempre deserte. Nel frattempo, la struttura abbandonata ha perso sempre più appeal e valore. Tanto che il piano delle alienazioni, a Rovigo, è diventato nel tempo più un passaggio burocratico, che un progetto realizzabile per incassare denaro dai gioielli di famiglia.

La soluzione la intravide nel 2012 l’allora assessore al bilancio Luigi Paulon, che quando nel maggio del 2012 era già stato estromesso dalla sua carica, illustrò l’idea: uno scambio patrimoniale per riqualificare il parco dell’ex ospedale Maddalena. Dare, cioè, qualcosa ai privati in cambio della cessione del parco dell’ex Maddalena, quei 9mila metri quadrati che costituiscono il cuore del parco della Commenda.

Allora il palazzo era ancora valutato un milione di euro. L’ipotesi con l’amministrazione Bergamin prese corpo e la sede dell’ex comando dei vigili urbani entrò nel piano di riqualificazione da 13 milioni del Maddalena, come la casa Barotto, nell’area dell’ex piscina Baldetti. Tutto un incastro di immobili tra amministrazione pubblica e privati che è saltato in aria per la mancanza di un accordo tra le parti. Una soap opera nella soap opera del patrimonio immobiliare del Comune.

Una volta uscito dal progetto di riqualificazione dell’ex ospedale Maddalena - altro fantasma rodigino - il palazzo di via Silvestri ha trovato nell’amministrazione Gaffeo un nuovo tentativo di salvare il morto: il progetto city branding. Il Comune di Rovigo, con l’assessore Luisa Cattozzo ha “vinto” il bando Italia City branding della presidenza del Consiglio per riprogettare l’ex forno, l’ex caserma dei pompieri, piazzetta Annonaria e l’ex caserma dei vigili urbani: 660mila euro che sono serviti per elaborare il progetto. Ma non ci sono i soldi per realizzarlo. “Il progetto è pronto - ha spiegato di recente il sindaco Gaffeo - già nella versione esecutiva, in modo tale che se Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa del ministero dell'Economia che ha indetto il bando, dovesse reperire le risorse per finanziarne la realizzazione, noi saremmo pronti per partire con l'iter dei lavori. E a quanto sappiamo, Invitalia si sta muovendo per far arrivare le risorse dal Pnrr”.

Già, il Pnrr, che da prospettiva si potrebbe facilmente trasformare in flop, vista la burocrazia elefantiaca, che a Rovigo non fa eccezione.

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