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ADRIA

Il Piero Angela degli adriòti

Genetista di fama internazionale ma anche divulgatore che sa farsi capire anche ai non esperti

Il Piero Angela degli adriòti

“Anca masa, diria mi mama” adriòto puro per Guido Barbujani nel rispondere ai tanti e ampiamente meritati elogi ricevuti ieri pomeriggio nell’aula consiliare del municipio in occasione del conferimento della benemerenza “Adria riconoscente” insieme alla presentazione del proprio ultimo libro “Come eravamo - Storie dalla grande storia dell’uomo” edito da Laterza.

Il sindaco Omar Barbierato, nel consegnare la benemerenza, affiancato da Antonio Giolo referente della biblioteca comunale, Giovanni Boniolo presidente dell’accademia dei Concordi e Alberta Facchi direttrice del museo archeologico, ha letto le motivazioni: “Per aver svolto un ruolo determinante, a livello internazionale, nello sviluppo di metodi finalizzati alla ricostruzione della storia evolutiva delle popolazioni umane; per il suo raro talento e per la sua eccellente attitudine alla produzione di opere di divulgazione scientifica e culturale, basate sull’intreccio fra scienza e letteratura e redatte con uno stile chiaro e incisivo, in grado di suscitare interesse e di rendere la genetica accessibile ai meno esperti; per aver, con la sua brillante carriera accademica, con la sua prolifica e variegata attività letteraria e con i suoi prestigiosi incarichi in campo scientifico e culturale, promosso l’immagine della Città di Adria a livello internazionale. L’amministrazione comunale esprime al professor Guido Barbujani vivi sentimenti di gratitudine e riconoscenza”. Seguono le firme del primo cittadino e del presidente del consiglio comunale Francesco Bisco.

Ed è stato un momento particolarmente toccante per Barbujani che subito ha ricordato “il valore morale di ricevere questa benemerenza dalla mia città d’origine ma soprattutto in questa aula intitolata a mio nonno, Cesare Zen, che patì le barbarie del nazifascismo e fu il primo sindaco di Adria liberata”.

Quindi il referente della biblioteca comunale, Antonio Giolo, ha consegnato all’illustre ospite alcuni omaggi: l’opera “Le rime” di Luigi Groto, il Numero unico monotematico della Pro loco dedicato al grande intellettuale adriese del Rinascimento, quindi il testo dell’orazione del Groto davanti al Senato della Serenissima per perorare la causa del Taglio di Porto Viro. Ed ha aggiunto un bissòla.

E’ stata senza dubbio una giornata di alto valore culturale e civile per la città etrusca sottolineata dalla numerosissima presenza di pubblico, molti sono rimasti in piedi e più di qualcuno non è riuscito a entrare. Giolo ha voluto concludere l’incontro citando le ultime parole del libro: “Capire come eravamo, cioè la storia della nostra specie e da dove vengono le nostre differenze, aiuta a salvare vite umane”.

La profonda preparazione scientifica, la chiarezza di linguaggio nei suoi libri e la semplicità divulgativa per essere compreso dai più, insieme alla spontaneità nel relazionarsi hanno fatto pensare a molti che Guido Barbujani è il Piero Angela degli adriòti.

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