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Senza soldi l’asilo rischia la chiusura

La Fondazione “Asilo Monumento ai Caduti” segnala la preoccupante situazione economica in cui versa

Senza soldi l’asilo rischia la chiusura

La Fondazione scrive alla cittadinanza. Nei giorni scorsi, la Fondazione ”Asilo Monumento ai Caduti”, a fronte della preoccupante situazione economica in cui versa, sollecitata dall’assemblea degli “Amici” della Fondazione, a fronte di tale situazione preoccupante, ha espressamente richiesto al consiglio di amministrazione, che venga informata la cittadinanza. Per queste ragioni è stata inviata alla cittadinanza un’informativa.

“Nel corso dell’assemblea degli ‘Amici’ della Fondazione, sia sostenitori che volontari, svoltasi il 30 ottobre – si legge nella missiva - oltre alla relazione sull’attività della scuola dell'Infanzia sono stati esaminati gli ultimi bilanci dell’Ente. Per quanto riguarda l'attività svolta dall'ente la nostra scuola dell'Infanzia accoglie 24 bambini, offre il servizio di doposcuola a 24 alunni della scuola primaria e, in convenzione con il comune di Guarda Veneta, gestisce il ‘Progetto mensa’ per gli alunni sempre della scuola primaria nel giorno settimanale di rientro. Grazie all’aiuto di volontari ed all’organizzazione del personale dipendente è consentito l’ingresso anticipato al mattino alle 7,30 e l'uscita posticipata al pomeriggio alle 17,30".

"Nel periodo estivo è attivato il servizio di ‘Animazione estiva’ per tutti i bambini – spiegano dalla fondazione - Sono anche state valutate le perdite degli ultimi esercizi finanziari dell'Ente, pari a 9.507 euro per l’anno 2020 e a 24.438 per l'anno 2021, per entrambi si rileva che fra le entrate non risultano i contributi da parte del comune di Guarda Veneta a causa del mancato rinnovo delle convenzioni".

"L’ultima convenzione risalente all’anno scolastico 2018/2019 prevedeva un sostegno economico di 13mila euro quale contributo per il funzionamento della scuola dell'Infanzia. Il presidente e i componenti del consiglio di amministrazione – concludono - hanno informato i presenti delle difficoltà di confrontarsi con l’amministrazione comunale, rilevando che la Fondazione sta continuando la sua attività solamente grazie al lascito del compianto Giorgio Marzana”.

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