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L’INTERVISTA

"Umiliata dai bulli, nessuno si è scusato: tutti complici"

L’insegnante dell’Iis Viola Marchesini che ha denunciato la classe

"Umiliata dai bulli, nessuno si è scusato: tutti complici"

“La mia denuncia è stata veramente sofferta, sono stata quasi costretta a farla perché i ragazzi vanno guidati, i ragazzi hanno bisogno di capire che stare insieme non è coalizzarsi contro una docente”. Inizia così l’intervista rilasciata alla “Voce di Rovigo” dalla docente dell’Iis Viola Marchesini Maria Cristina Finatti, "impallinata" da alcuni alunni della sua classe mentre spiegava "Le galassie e i buchi neri", derisa dai componenti dell’aula, ripresa dai telefonini e messa alla gogna sui social network.

“In questi tre mesi mi sono sentita sola, annientata. Mi hanno ripresa per poi lanciare i video sui social e solo la seconda volta che mi hanno colpita nell’occhio sinistro, sono riuscita a fermare quel video. Mi chiedevano ‘professoressa cosa è successo?’ e ridevano. Questa frase mi ha fatto molto male, non lo trovo giusto”. La docente dopo il primo sparo ha continuato a spiegare la lezione non capendo cosa fosse successo, registrando tuttavia che qualcosa era successo in classe. “Ho continuato la mia lezione perché la materia a me piace e poterla trasmettere è la mia vita. Pensavo di aver riportato l’attenzione in classe e invece mi è arrivato un secondo colpo all’altezza dell’occhio sinistro. Se mi fosse andato nell’occhio sarei sicuramente dovuta ricorrere all’ospedale”.

Accanto a lei gli avvocati Tosca Sambinello e Nicola Rubiero, che seguono la docente rodigina nella denuncia penale nei confronti di tutti i 24 alunni presenti quell’11 ottobre in classe. “Una denuncia - ci tiene a sottolineare Finatti - che molti mi hanno spronata a fare, molti colleghi, anche fuori da Rovigo".

I legali concordano: “Innanzitutto noi abbiamo aspettato quasi tre mesi dall’accadimento dei fatti che risalgono all’11 ottobre, per depositare la denuncia querela perché abbiamo aspettato fino alla fine che ci fossero da parte dei familiari e degli alunni delle scuse. Scuse che non ci sono mai state, se non in un caso. E questo ha lacerato il sentire dell’insegnante".

"La scuola ha già in itinere un provvedimento disciplinare, e lo attendiamo ma riteniamo giusto far rendere conto ai famigliari che sono poco partecipativi alla vita scolastica dei figli, che questi figli non sono dei Buddha da adorare, ma che sbagliano, che i loro comportamenti sono un disvalore non solo giuridicamente, ma anche nella convivenza civile”.

La professoressa Finatti non si dà pace per quelle riprese. “E' stato tutto orchestrato. Avevano cambiato la disposizione dei banchi e avevano sistemato uno zaino sul banco vuoto per fare queste riprese video. E' il branco che li fa forti, tutta la classe ha difeso e fatto forti gli autori del gesto. La nota individuale non serve a niente”.

Tant'è vero che - come sottolinea l’avvocato Nicola Rubiero: "Un mese dopo essere stata colpita, sappiamo che un altro collega della professoressa Finatti ha dovuto mettere un’altra nota perché continuavano in classe a deriderla. Manca il rapporto di rispetto che ci deve essere da parte degli alunni nei confronti dei docenti, degli adulti".

Rovigo ha risposto secondo lei in seguito a questo grave fatto? Le istituzioni le sono state accanto? “Ho ricevuto tanta solidarietà da parte dei colleghi, in tanti mi hanno suggerito di denunciare. Quella frase 'cosa è successo prof?' e le risate mi hanno addolorata molto non mi hanno fatto dormire per notti”.

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