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ADRIA

Casa di riposo, stangata sulle rette

Spinello (Pd) infuriato: “Un colpo di mano che incide pesantemente sulle famiglia già in difficoltà”

Casa di riposo, stangata sulle rette

Si temeva una stangata quando, qualche mese fa si parlava di un aumento quotidiano di 2 euro delle rette per gli ospiti della Casa di riposo. Invece è arrivata una super stangata: l’aumento è di ben 5 euro al giorno, 150 euro al mese che diventano 1.800 euro all’anno.

Un “regalo” della Befana non proprio gradito da parte dei familiari degli ospiti che, nei giorni scorsi, si sono visti recapitare a casa la comunicazione che annuncia tale aumento. Una decisione che ha anche il sapore della beffa dal momento che i tanti proclami di condivisione e partecipazione sono andati delusi. Infatti l’assemblea dei familiari convocata dal comitato si è svolta dopo che gli stessi familiari avevano ricevuto la lettera. E a ben poco sono servite le spiegazioni date dal presidente Simone Mori: almeno si sperava, come sostiene qualcuno, che i familiari fossero coinvolti prima in una decisione così importante.

Questa la lettera arrivata ai familiari. “Con la presente si comunica che con provvedimento n.1 del 9 gennaio il consiglio di amministrazione ha deliberato un aumento sugli importi giornalieri delle rette con decorrenza 1^ gennaio 2023 (quindi l’aumento ha effetto pregresso rispetto alla delibera, ndr) applicando un incremento giornaliero di 5 euro per ciascuna tipologia".

"Tale scelta – si legge nella lettera ai familiari – è stata dettata dal forte incremento delle spese per riscaldamento ed energia, dall’aumento del costo di tutte le materie prime di cui l’ente abbisogna come pure dell’incremento del costo del personale a seguito dell’applicazione del rinnovo contrattuale. Rimangono invariati i termini di detrazione spettanti per i ricoveri ospedalieri: riduzione del 10% della retta per i primi 20 giorni di ricovero ospedaliero; riduzione del 20% della retta dal 21.mo giorno di ricovero fino al rientro in struttura. Per tutti gli altri casi di assenza (vacanza, ritorno in famiglia e altro) la detrazione del 10% verrà calcolata per un tempo superiore a tre giorni, anche cumulabili nell’arco del mese”. Conclude la lettera: “Confidando che saranno comprese le motivazioni che hanno portato a un tale aumento, consapevoli dello sforzo che ogni famiglia dovrà affrontare per l’assistenza del proprio caro, restiamo disponibili a fornire ulteriori chiarimenti”.

In un comunicato stampa diramato l’altro giorno, presentando la delicata situazione che tutte le Ipab stanno affrontando, Mori fa sapere che “in questo momento così difficile, anche il Csa di Adria adeguerà (per la precisione: già adeguate, ndr) le tariffe di 5 euro al giorno, una decisione già comunicata al comitato dei familiari e degli ospiti”.

L’aumento delle rette manda su tutte le furie il capogruppo dem Sandro Gino Spinello. “E’ un ennesimo colpo di mano del cda civico senza nessun coinvolgimento dei familiari e degli altri soggetti sociali e politici – tuona – Una decisione così gravosa che va a incidere pesantemente sulle famiglie, molte già in sofferenza economica, viene presa in maniera unilaterale. Colpisce – prosegue Spinello – la sordità con la quale Mori e Barbierato hanno fatto finta di non sentire la disponibilità espressa dal Pd di essere compartecipe nel prendere decisioni anche impopolari".

"Si erano impegnati a coinvolgere i capigruppo per poi presentarsi in consiglio comunale per illustrare la situazione. Si erano impegnati a costruire un percorso di coinvolgimento con tutte le forze politiche per un piano finanziario credibile di rientro. Fondamentale sarebbe stato il coinvolgimento di quelle forze politiche che hanno responsabilità nel governo regionale. In questo modo Barbierato ha offerto una scappatoia alle forze politiche locali del centrodestra che in questo modo vengono deresponsabilizzate”.

E attacca ancora: “Non è secondario il fatto che abbiano chiesto 1.100.000 euro di anticipazione di cassa al tesoriere, tra l’altro in regime di proroga fino al prossimo 31 marzo, da utilizzarsi in regime di carenza di liquidità. Non è allarmismo – conclude Spinello – ma bisogna guardare in faccia la realtà: non è più tempo per tergiversare”.

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