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ADRIA

Truffe, attenti ai falsi abbracci

Osti: “Incontro positivo, proseguiremo nella collaborazione per dare più serenità agli anziani”

Truffe, attenti ai fasi abbracci

“La prevenzione, anche nella sicurezza, non va mai in vacanza” ha affermato il Maggiore Pietro Gatto, comandante dei Carabinieri della Compagnia di Adria, al recente incontro svoltosi al Cada.

Prevenzione che si traduce in piccoli ma importanti accorgimenti per non farsi aggirare, per non subire truffe, ma anche per evitare furti. Accortezze che sono state raccolte in un vademecum consegnato ai presenti e disponibile gratuitamente nella sede del Cada.

Ecco alcuni esempi. Quando si va in banca o alla posta, farsi accompagnare da qualcuno soprattutto quando si va a ritirare la pensione. Durante la spesa o al mercato non lasciare mai incustodita la borsa e fare la massima attenzione a chi vi urta o si avvicina senza motivo perché possono rubare il portafoglio o sfilarvi orologio o collana.

E ancora. In bicicletta non riporre la borsa o il borsello nel cestello o nel portaoggetti. Massima attenzione agli abbracci di sconosciuti: non fermarsi mai per dare ascolto a chi non si conosce bene, anche se all’apparenza sono cordiali e ben vestiti, si spacciano per vostri amici o vi chiedono indicazioni stradali, vi ringraziano e vi abbracciano. Attenzione: vi hanno già sfilato il portafoglio, l’orologio o la catenina.

Non è finita qui. All’uscita dalla banca o dalla posta attenzione a quando si avvicina qualcuno che si spaccia per funzionario della banca o della posta: mostra un tesserino, ovviamente falso, vi chiede di controllare se le banconote che avete appena ritirato siano autentiche. Ovviamente il denaro verrà sostituito, verrà ritenuto falso e sarà rubato.

Il trucco della giacca sporca: donne o uomini con bambini o ragazzi vi urtano rovesciandovi addosso una bibita o un caffè, poi con la scusa di ripulirvi, vi sfilano il portafoglio. Falsi incidenti e truffa dello specchietto: mentre a bordo della vostra auto incrociate o sorpassate un’altra vettura, sentite un tonfo secco alla carrozzeria. L’altro veicolo si ferma e il conducente scende mostrando i danni alla carrozzeria o allo specchietto della propria auto, chiedendovi di essere risarcito. Poi bonariamente vi chiede di “chiudere” la disavventura con una piccola somma di denaro in contranti: è una truffa.

Falsi avvocati e falsi agenti delle forze dell’ordine: si presenta o vi chiama al telefono un sedicente amico, o avvocato o rappresentante delle forze dell’ordine asserendo che un vostro nipote o figlio si è reso responsabile di un incidente ed è in stato di fermo/arresto in una caserma, per la cui cauzione bisogna pagare una somma di denaro. Attenzione, è una truffa! Si offriranno di inviare un collaboratore a casa a prelevare denaro o gioielli: non fate entrare in casa nessuno e non consegnate loro denaro o altri beni. Si offriranno persino di accompagnarvi in banca o al bancomat per prelevare il denaro: non accettate. “In ogni situazione sospetta – ha ammonito Pietro Gatto – chiamare sempre il 112, non ci disturbate”.

Soddisfazione per l’incontro viene espressa da Patrizia Osti, presidente del Cada. “Ringrazio l’arma per questa conferenza molto istruttiva, svoltasi in maniera semplice e diretta. I soci sono stati molto soddisfatti. Il mio auspicio è proseguire con questa collaborazione affinché tutti, soprattutto gli anziani, possano ritrovare serenità nella vita quotidiana”.

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Commenti all'articolo

  • diduve

    17 Gennaio 2023 - 00:18

    Io metto i soldi nelle mutande.. se vogliono sfilarmeli devono attaccarsi al cazzo...

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