Cerca

ROVIGO

Puxeddu: “Lascio un Sociale in grande salute”

Il saluto del direttore uscente

Puxeddu: “Lascio un Sociale in grande salute”

Si è concluso l’incarico di direttore artistico del Teatro Sociale di Rovigo affidato nel 2019 al maestro Luigi Puxeddu, affermato violoncellista riconosciuto a livello internazionale che ha deciso di non ricandidarsi per il ruolo di direttore, nonostante i numeri gli abbiano dato ragione in un periodo difficile a causa della pandemia.

Il direttore uscente trae un breve bilancio del suo incarico dopo aver fatto il passaggio di consegne con il nuovo direttore Edoardo Bottacin, nominato grazie ad un bando che è stato fonte di discussioni sollevate dalla consigliera leghista Valentina Noce, alcune delle quali utili a correggere dei “refusi” altre, invece, che hanno messo in dubbio la “trasparenza” del bando stesso.

Ma tralasciando il futuro, ritorniamo al passato con le parole di Puxeddu: “E’ stato un triennio intenso e ricco di emozioni, molto costruttivo e interessante anche se sicuramente non facile per gli aspetti dovuti alla pandemia” sono le prime parole del maestro Puxeddu che continua “ho ancora davanti a me il ricordo, dopo nemmeno due mesi dall’inizio del mio mandato, delle scene dell’opera ‘Andrea Chenier’ di Giordano che, dopo essere giunte davanti al Teatro, abbiamo dovuto dirottare in magazzino. Per due anni siamo stati costretti a modificare la programmazione adattandoci ai continui cambiamenti delle regole sullo svolgimento degli spettacoli. Nonostante questo ho cercato di incrementare le coproduzioni, mai così varie e numerose negli ultimi dieci anni, coinvolgendo moltissimi teatri e istituzioni. Abbiamo programmato 16 titoli tra opera e operetta, oltre a concerti e altri spettacoli”.

Da queste affermazioni risulta chiaro il progredire artistico del Teatro ed a confermarlo sono queste ulteriori parole: “Ho la soddisfazione di lasciare un Teatro Sociale in ottima salute, con una buona presenza di pubblico e un contributo previsto dal Ministero per la mia programmazione lirica di quasi 50.000 euro in più, il più alto degli ultimi tre trienni. Devo anche essere grato alla Regione per il suo contributo alla stagione lirica 2022, raddoppiato quest’anno rispetto agli anni precedenti”.

Non solo un incremento di entrate ma, anche, una visibilità crescente a livello nazionale, cosi descritta da Puxeddu: “Siamo riusciti, in questi tre anni, ad avere una visibilità su Rai5 mai avuta prima, con 6 concerti della serie Io suono Italiano, le Sei Lezioni americane e le due puntate di Dentro le note. Durante il lockdown abbiamo eseguito 6 concerti in diretta streaming coinvolgendo artisti di grande valore come Lella Costa, Riccardo Zanellato, Giacomo Prestia, Laura Polverelli, il Quartetto d’archi del Teatro alla Scala. Vado particolarmente fiero di aver dato inizio al concorso per scenografie e costumi intitolato a Gabbris Ferrari”.

Puxeddu ha ripreso, inoltre, la tradizione delle audizioni per cantanti lirici portando più di 200 artisti da tutto il mondo a Rovigo. Ma anche l’ospitalità di una master class con il soprano Barbara Frittoli ed una prova eliminatoria del “Concorso lirico Tullio Serafin”. “Siamo riusciti a realizzare, con pochissime risorse, una stagione concertistica di assoluto valore con ospiti come l’Orchestra del Teatro ‘La Fenice’ e il violoncellista Giovanni Sollima” - afferma il direttore artistico che continua “alcuni tra i cantanti più importanti del panorama internazionale ci hanno onorato della loro presenza, come Fabio Sartori, Claudia Pavone e Paola Gardina. Un evento unico è stata la serata con il mitico baritono Leo Nucci”.

Nel triennio Puxeddu non ha escluso le eccellenze musicali della città, una fra tutte quella intensa e fruttuosa instaurata con il conservatorio “Francesco Venezze” che ha portato sul palco l’opera “Flatlandia”, il Premio Tamburini, il concerto di Capodanno e altri concerti”.

Per concludere il maestro Puxeddu passa ai ringraziamenti “Ringrazio tutto il personale che mi ha seguito in questa avventura. Dal primo giorno del mio mandato ad ora sono cambiate molte figure negli uffici e da qualche mese si è consolidato un gruppo di lavoro che sono sicuro porterà il nostro teatro a raggiungere traguardi sempre più ambiziosi. Desidero ringraziare le colonne portanti che mi hanno accompagnato come Roberto Lunari, Matteo Fasano e Paolo Rando e Milena Dolcetto. La nostra più grande soddisfazione è stata quella di ridare vita alla rassegna “TeatroRagazzi”, un nostro fiore all’occhiello, che ha registrato nel 2022 un sold-out degno delle migliori stagioni, un bellissimo segnale per il futuro, che dimostra quanto sia forte e radicato in città il desiderio di andare a Teatro.” E questo desiderio si spera possa continuare sotto la direzione artistica di Bottacin.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400