VOCE
il caso
17.01.2023 - 20:00
“Voi disabili siete sempre i soliti”. Questa frase più della multa ha fatto male al 68enne disabile al 90% costretto a a subire la multa sull’autobus da parte di un autista che non ha voluto sentire ragioni. Nemmeno dopo l’esibizione dell’abbonamento per la corriera.
E’ lo stesso rodigino a raccontare quel che è successo: “Qualche giorno fa (l’11 gennaio ndr) stavo viaggiando sulla corriera da Rovigo al centro commerciale di Borsea. Un tragitto che percorro spesso, essendo io disabile al 90% molte volte trascorro le giornate al centro commerciale. Preciso che sono disabile a causa di una forte ischemia che mesi fa mi ha lasciato grandi segni nel fisico. Fatico a camminare, molte volte accuso giramenti di testa e forti amnesie. Insomma non sto bene”.
Ad un certo punto l’autista della corriere si mette a controllare i biglietti dei passeggeri, cosa normalissima e sacrosanta. Quando arriva il turno del 68enne succede l’intoppo. “Ho spiegato - racconta - il rodigino che io ho l’abbonamento per la corriera. Ma l’autista non mi ha creduto”. Il 68enne a questo punto probabilmente va in confusione, forse per prima cosa mostra un abbonamento scaduto, poi esibisce quello valido. Fatto sta che l’autista non crede a nulla e si mette a compilare la multa, una sanzione di 50 euro per la mancanza del biglietto.
“Voleva addirittura farmi scendere a metà strada - lamenta l’uomo - e questo nonostante continuassi a ripetere che non sono in grado di camminare per lunghi tratti di strada. Gli ho fatto notare che che il mio abbonamento era valido. Ma a quel punto aveva già compilato il verbale della sanzione, dicendo: ‘questa multa non gliela toglie nessuno. La deve pagare. Voi disabili siete sempre i soliti, in cerca di agevolazioni e modi per non pagare’. Frasi che mi hanno fatto ancora più male della sanzione”.
Il 68enne alla fine è arrivato a destinazione, ma con la multa da pagare: “E’ assurdo - protesta - già devo lottare con il mio fisico per tirare avanti nonostante questa forte disabilità, se poi devo anche subire il trattamento da cittadino di serie B siamo davvero messi male come società. Sono molto amareggiato per quanto avvenuto e mi sono deciso a renderlo pubblico per far capire come, certe volte, noi disabili siamo trattati, visti come un peso da sopportare. Ma non è mica colpa nostra se dobbiamo affrontare la vita con malattie e disagi”.
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