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Erosione spiagge, ecco il progetto

Per attuare azioni concrete di difesa e tutela della costa, anche per preservare la performance turistica

Erosione spiagge, ecco il progetto

“Che il litorale adriatico sia a rischio purtroppo lo sappiamo. Da tempo le nostre spiagge sono minacciate dal problema dell’erosione e dai cambiamenti climatici. Le strategie degli ultimi anni, per quanto si siano rivelate utili nel breve periodo, non bastano più e comportano costi elevati. Abbiamo capito che bisogna guardare al futuro, puntando sulla ricerca e sull’innovazione. Dal primo momento in cui è nata l’idea di questa collaborazione, l’obiettivo principale, condiviso da tutti, è stato proprio quello di cambiare approccio rispetto al passato. Era necessario un confronto a più livelli, che coinvolgesse fino in fondo tutte le parti in causa, ed è ciò che abbiamo fatto fin da subito".

Così l'onorevole Rosanna Conte, europarlamentare della Lega, in relazione al progetto di cui si è fatta portatrice in sede europea, in stretto accordo con il Presidente di Unionmare Alessandro Berton, per attuare azioni concrete di difesa e tutela della costa non solo per rispondere ad esigenze etiche di difesa del territorio ma anche e sopratutto per preservare la performance turistica di uno strategico comparto economico del nostro territorio.

“Sono queste le basi – afferma Berton – dalla quale come Unionmare, dopo i tristi eventi dell'Acqua Granda nel 2019, decidemmo come operatori di stimolare le istituzioni locali e regionali sulla riflessione di sviluppare nuove attività’ sinergiche per mettere in sicurezza la Costa sopratutto rispondendo ad esigenze economiche e sociali. Il Covid ovviamente rallento’ questa iniziativa ma non il percorso intrapreso che fece emergere la necessità di sviluppare uno studio comparato della costa per identificare quali fossero gli interventi necessari da mettere in atto con una loro calendarizzazione e programmazione per evitare il ripetersi di fenomeni erosivi sulla costa veneta".

"Decisivo – spiega Berton - fu il coinvolgimento dell'onorevole Conte che si fece carico sin da subito di questo problema, verificando dapprima se in Europa vi fossero dei fondi a disposizione per la progettazione di tali interventi e, nello stesso tempo, di verificare se vi fossero state delle iniziative analoghe intraprese da altri stati membri. Il suo intervento non solo rivelò la possibilità di ottenere dei finanziamenti europei ma permise anche di conoscere lo storico di ben due progettualità simili messe in campo da Grecia ed Olanda dalla società olandese Royal Hans Koenig individuata poi, in accordo con la Regione, quale player ideale per elaborare questa progettualità comparata e generalista con lo scopo di individuare quali potrebbero essere gli interventi da realizzare per proteggere la costa dalle foci del Tagliamento al delta del Po, anche tenendo conto del necessario approccio di sostenibilità economica ed ambientale.” Un coinvolgimento, quello dell'europarlamentare, che è stato quindi essenziale per dar vita al successivo accordo con la Regione Veneto, con interlocutore l'assessore Francesco Calzavara, che ha portato alla stesura di un protocollo d'intesa grazie al quale è stato possibile aggregare i comuni costieri i quali, attraverso la Conferenza dei sindaci della Costa Veneta, hanno aderito creando di fatto una cabina di regia composta anche dagli operatori economici, ed in particolare da Unionmare Veneto, “che – come evidenzia Berton - proprio dalla Regione nella sua delibera di giunta e’ stata indicata quelle referente primario di questa iniziativa.”

Nel frattempo l’incarico alla ditta olandese e’ stato affidato ed i tecnici hanno iniziato a lavorare per predisporre quello studio che diventerà’ il fondamento sul quale l'onorevole Conte presenterà il proprio progetto pilota in Ue entro la fine della legislatura in corso per ottenere quei fondi comunitari necessari alla realizzazione delle opere. “Lavorando assieme e senza protagonismi – afferma Rosanna Conte – abbiamo dimostrato soprattutto come le istanze del territorio che arrivano a Bruxelles riescano a tornare a casa con successo, se gestite e coordinate da una squadra che funziona. Migliorare l’approccio al problema dell’erosione costiera – ribadisce l'europarlamentare - significa individuare soluzioni concrete per salvaguardare il nostro territorio e aiutare l’intero comparto balneare, e più in generale l’intero settore turistico”.

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