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il caso

“Disabile offeso e umiliato sul bus”

Pianeta handicap: “Occorre una diversa cultura”. Ed esplodono rabbia e indignazione

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Multato, insultato e additato come approfittatore della sua disabilità. È il caso di un cittadino di 68 anni che nei giorni scorsi ha denunciato di essere stato offeso dall'autista della corriera sui cui viaggiava, che non solo ha messo in dubbio l'autenticità del suo abbonamento e lo ha multato e, alle sue proteste lo ha liquidato con parole molto dure: "Voi disabili siete sempre i soliti, in cerca di agevolazioni e modi per non pagare".

Sullo sgradevole fatto accaduto l'azienda di trasporti Bus Italia ha fatto sapere di essere “dispiaciuta per quanto accaduto. Saranno necessari i dovuti approfondimenti. Ci teniamo a precisare però che tutto il nostro personale ha una preparazione e formazione tale per essere in grado di gestire questo tipo di situazioni”.

Ad intervenire è l’assessore al welfare Mirella Zambello. “Non ho avuto modo di approfondire la notizia - commenta - ma se quanto raccontato è vero è evidente che l'atteggiamento di questa persona va condannato. Bisogna promuovere una cultura della vivibilità ed accessibilità dei luoghi e servizi delle città per tutti, ma anche del rispetto e di una maggiore sensibilità, a maggior ragione per chi portatore di disabilità”.

La triste vicenda è anche esplosa sui social e ha scatenato la rabbia degli utenti, che hanno chiesto che il conducente del bus che ha mancato di rispetto e messo in dubbio le difficoltà dell'uomo venga immediatamente sanzionato.

Sulla vicenda è arrivata anche una dura condanna da chi, ogni giorno, cerca invece di promuovere l’inclusione dei disabili e una forma diversa di visione della disabilità. “Condanniamo fermamente episodi come quello raccontato dal signore - conclude Leda Bonauguro di Pianeta Handicap -. Le tante associazioni che seguono la disabilità cercano ogni giorno di promuovere l'esatto contrario di quanto accaduto. Ma non è solo questo il messaggio che come associazione vogliamo trasmettere, pensiamo che in ogni contesto, scolastico, lavorativo o ludico ognuno abbia le sue caratteristiche personali, che lo rendono unico e diverso. Anche la disabilità fa parte di queste caratteristiche personali e questo messaggio dovrebbe entrare nel nostro sentire quotidiano”.

Anche chi vive ogni giorno la disabilità in prima persona si è detto ferito ed umiliato nell'udire quelle parole di denuncia. “Ho letto la notizia questa mattina, il primo pensiero è stato di rabbia, come si permette una persona di fare di una cosa del genere? - specifica Luca Bonini dell'associazione Aism locale - Sono molto indignato, e comprendo perfettamente quando questo signore ha affermato che le parole lo hanno ferito più di una multa. Una risposta del genere non è accettabile, ad una persona così non si può nemmeno rispondere”.

Secondo Bonini questi fatti accadono purtroppo perché di base manca l'empatia e invita le aziende a sensibilizzare i propri dipendenti a saper gestire casi simili. “Nel momento della selezione, o in momenti di formazione, sarebbe bene valutare e coinvolgere il personale nel comprendere come gestire queste situazioni - conclude - Credo sia nell'interesse stesso delle aziende stesse evitare questi spiacevoli episodi, auspico causati solo dalla poca conoscenza del tema e non, come invece sembra, da una assoluta mancanza di sensibilità ed educazione”.

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