VOCE
SPARI IN CLASSE
19.01.2023 - 21:00
In pochi alla riunione all’IIS Viola per decidere se chiedere perdono alla docente impallinata
Una classe spaccata, anche sulle scuse da articolare alla docente “impallinata”. E tante assenze, che parlano chiaro. La riunione tra genitori e dirigenza, proposta da alcuni genitori della I D dell’IIS Viola Marchesini, che ha avuto luogo mercoledì sera, ha rappresentato chiaramente come il seguito del gravissimo atto compiuto da un gruppo di ragazzi, il ricorso alla sospensione, la denuncia penale formulata dalla docente Maria Cristina Finatti, i servizi che si sono rincorsi a livello nazionale, sia un “tutti contro tutti”.
I genitori degli alunni che sono stati sospesi non si sono presentati, tranne il papà del ragazzo che ha lanciato la pistola ad aria compressa dalla finestra. “I genitori del ragazzo che ha sparato i pallini di gomma non sono andati, avevano scelto di non presentarsi perché noi abbiamo fatto tanto per scusarci con la professoressa Finatti”, spiega Nicola Bergamini, che assiste il 14enne e la sua famiglia.
Ma molti altri genitori hanno fatto sapere che non erano interessati alla riunione, proposta dal papà di un’alunna, anche perché spaventati dalla possibile intrusione nella riunione destinata a un piccolo gruppo, di estranei. Di fatto le famiglie della classe non si conoscono tra loro. E sono state catapultate a inizio percorso scolastico in una situazione davvero grave, senza ancora conoscersi.
Erano presenti la preside Isabella Sgarbi e il vicepreside Cesare Lamantea, che hanno guidato la discussione e avrebbero suggerito ai genitori che erano presenti di porgere le proprie scuse alla professoressa Finatti. In ogni caso non c’è stata una risoluzione da parte delle persone presenti in questo senso.
Nell’agenda della preside Sgarbi, che è stata letteralmente sconvolta da questo episodio e dai suoi risvolti, tre mesi dopo, c’è un altro importante appuntamento: l’incontro fissato il 24 gennaio prossimo con il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che ha chiesto una relazione dettagliata sui fatti dell’11 ottobre per prendere provvedimenti adeguati.
“Spero che vengano puniti - ha dichiarato la professoressa Maria Cristina Finatti - ma anche ascoltati, in modo che prendano consapevolezza che fare del male agli altri non va bene”. E ribadisce: “Io ho denunciato tutti perché tutti hanno partecipato all’azione, ridevano, mi hanno ferita moralmente oltre che fisicamente”.
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