VOCE
OCCHIOBELLO
21.01.2023 - 18:00
I problemi legati alla viabilità sono purtroppo all’ordine del giorno e di tanto in tanto cittadini segnalano disservizi e situazioni precarie che si protraggono nel tempo, creando disagi alla lunga particolarmente antipatici.
L’ultimo caso, in ordine di tempo a Occhiobello, in via Piacentina all’altezza dello stabilimento Eurovo, dove, da settembre, è in funzione un impianto semaforico che, di fatto, instaura una sorta di transito a senso unico alternato.
La protesta di alcuni cittadini, tra Occhiobello e Fiesso Umbertiano, si concentra sulle lungaggini dell’intervento che, negli orari più trafficati, costringe gli automobilisti a lunghe soste e, oltre a questo, alla mancanza di misure alternative, ad esempio una deviazione in quel tratto stradale secondo i cittadini assolutamente possibile, al fine di risolvere, almeno per quanto riguarda il passaggio, la questione.
“Non riusciamo a capire – spiegano – perché non si provveda a deviare il traffico e in ogni caso non è possibile che da settembre ad oggi non sia ancora accaduto niente. Non vediamo cantieri, i lavori di sistemazione del bordo strada non sono quindi iniziati e di questo passo, quando inizieranno ad intervenire, la carreggiata si rovinerà completamente. Abbiamo anche telefonato ma oltre alle promesse non è successo ancora niente”.
La competenza di quel tratto di strada non è del Comune di Occhiobello, la strada è provinciale e veramente niente possono fare gli amministratori competente della municipalità alto polesana: “Non è tratto di strada di nostra competenza – spiegano all’unisono il sindaco Coizzi e l’assessore ai Lavori Pubblici, Monica Viaro – e francamente non siamo a conoscenza di tempi e modi relativi all’intervento. Da parte nostra continueremo ad essere tramite tra l’ente provinciale e i cittadini, ma allo stato attuale delle cose, non abbiamo idea se e quando le cose saranno sistemate. Questo non significa che ci stiamo disinteressando al caso, è pur sempre nel nostro territorio, ma basta poco per capire che la questione non è di nostra diretta pertinenza e responsabilità”. Vedremo quel che succederà nelle prossime settimane, per adesso è necessario dotarsi ancora di un po' di pazienza e magari anticipare di qualche minuto la partenza da casa verso il luogo di lavoro, anche se 4 mesi, effettivamente, non sono pochi.
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