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ROVIGO

Caos Taxi, appello a sindaco e prefetto

I due gruppi non riescono a trovare un accordo, nelle scorse settimane litigi e incomprensioni

Caos Taxi, appello a sindaco e prefetto

I tassisti Rodigini chiedono un incontro ufficiale al sindaco Edoardo Gaffeo, per portare a termine il tanto atteso iter sul numero unico. E per mettere fine a dispute e litigi fra i vari operatori.

Ad ufficializzarlo una recente lettera in cui il gruppo di lavoratori del 23900 invita il primo cittadino a “promuovere un incontro con tutti gli operatori del servizio taxi operanti nel territorio comunale di Rovigo, affinché venga risolta definitivamente l’unificazione rendendo un efficiente servizio e cessando le numerose lamentele ricevute da parte della cittadinanza”.

Un invito mandato anche in copia al prefetto, per coinvolgerlo “chiedendo di seguire il buon fine della procedura in questione supportando l’operato del Comune”.

La nascita del numero unico era stata promossa dallo stesso Comune, un invito, messo nero su bianco attraverso una lettera, in cui si invitava il tassisti a trovare un accordo e si comunicava che “questa Amministrazione ha intenzione di procedere con la modifica del vigente ‘Regolamento per la disciplina degli autoservizi pubblici non di linea taxi - n.c.c.', prevedendo la chiamata al servizio taxi a mezzo di un numero unico, che sarà di proprietà e gestito direttamente dal Comune”.

Il servizio taxi cittadino, infatti, è un servizio pubblico, gestito da due gruppi distinti di operatori. Ma la gestione separata e gli orari limitati ad alcune fasce orarie avevano portato molti cittadini a lamentarsi di alcune carenze. Tra le segnalazioni più comuni le tariffe non omogenee e la difficoltà a reperire mezzi nella fascia notturna, con cittadini in attesa nelle sale dell'ospedale locale perché, dopo un certo orario, il servizio non era attivo.

Per rispondere a queste esigenze proprio l'amministrazione comunale aveva comunicato l'intenzione di procedere “all'aggiornamento della gestione di tutto il servizio taxi, rivalutando gli orari di servizio (principalmente semplificando i turni di servizio ed introducendo un orario h24), aggiornando e semplificando le tariffe delle corse”, ed infine, se necessario ad incrementare il numero delle licenze taxi. E sul tema è stato coinvolto anche il consigliere Antonio Rossini, a cui i lavoratori hanno chiesto supporto.

“Dispiace leggere alcune notizie - ha commentato - ormai è chiaro che i due gruppi non sono in grado di trovare un accordo comune. Sono fiducioso che il sindaco prenderà in mano la situazione e che deciderà di dare corso a quanto indicato negli intenti della lettera. Credo sia nell'interesse non solo dei lavoratori, ma anche dei cittadini che così potrebbero finalmente avere un servizio migliore e che risponda alle necessità manifestate in questi mesi”.

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