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LA STORIA

"Non va separato dal micio": rinviato lo sfratto

E' accaduto nel Padovano

"Non va separato dal micio": rinviato lo sfratto

Sfratto bloccato, c'è un gatto. Anzi: ci sono un gatto e un bimbo. Che si vogliono bene, molto, e non possono essere separati, perché ne soffrirebbero troppo, entrambi. Sia il bimbo che la micia - si tratta infatti di una femmina - tanto che, procedendo con lo sfratto, si potrebbe addirittura configurare il reato di maltrattamento di animali.

Una vicenda  che arriva da Padova, dove, la mattina scorsa, era programmato uno sfratto, con una famiglia che sarebbe stata trasferita in una struttura. Nella quale, però, non è ammessa la gatta di famiglia, poiché non sono accettati animali domestici. A raccontare l'accaduto, il quotidiano Il Mattino di Padova.

Così, tra i documenti che sono stati consegnati all'ufficiale giudiziario che doveva procedere con lo sfratto, è finito anche il parere di un veterinario comportamentista, che ha dato conto delle conseguenze che la procedura avrebbe potuto avere sul felino.

Ora sarà un giudice a valutare la validità del parere. Già dalle 8 di martedì erano almeno 20 gli agenti di polizia appostati in strada, di fronte all’abitazione in zona Sant’Osvaldo. Di fatto si trattava del quinto tentativo di sfratto esecutivo per quella famiglia, composta da una giovane coppia e da un bambino; due sono gli anni di canone d’affitto non pagati al proprietario dell’appartamento che hanno portato a quella delicata situazione.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    25 Gennaio 2023 - 10:11

    putroppo questo crera' dei precedenti..e chi ha la piena ragione,sara' preso a pesci in faccia come si suol dire;ridicoli

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