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ADRIA

Presepi, autentiche opere d’arte

Letizia Guerra: “Vogliamo avvicinare i giovani a quest’attività che unisce religiosità e tradizioni”

Presepi, autentiche opere d’arte

I presepi delle parrocchie di Valliera e Bottrighe sono i vincitori del 22esimo concorso “Presepi in chiesa” promosso dalla Pro loco con il patrocinio del Comune di Adria. Il concorso dal gennaio 2020 è intitolato a monsignor Francesco Dal Passo, al quale era molto caro questo mirabile segno del Natale.

La cerimonia delle premiazioni viene effettuata, come da tradizione, nella chiesa il cui presepe è risultato vincente. Quest’anno ci sono due ex aequo, tuttavia “è stata scelta la prima - spiega Letizia Guerra, presidente Pro loco - in accordo con i parroci in quanto è la prima volta che questa parrocchia conquista il primo posto”.

Dunque a far gli onori di casa è stato il parroco don Fabio Finotello, per l’amministrazione comunale era presente la vicesindaca Wilma Moda, mentre la Pro loro era rappresentata dalla presidente, insieme alla vice Silvia Trevisan. Inoltre hanno partecipato Alessandro Cannatà e Lucia Tiozzo in qualità di componenti della giuria. Non potevano mancare Carlo Braga, figlio di Mara Crepaldi, e Monica, figlia di Luigi Stefani, per la consegna dei premi speciali dedicati ai loro genitori. Presenti anche i rappresentanti delle diverse parrocchie cittadine e delle frazioni.

L’incontro si è aperto con un canto proposto dalla corale parrocchiale di Valliera, poi Letizia Guerra ha ricordato Roberto Naldini, scomparso nei giorni scorsi, “molto legato a questo concorso tanto da avervi partecipato come membro della commissione negli anni passati in rappresentanza dell’associazione”. Un ricordo anche per Aldo Guido Varolo venuto a mancare alcuni mesi fa, tra i promotori dell’iniziativa. Così la presidente ha annunciato che “sarà promossa un’iniziativa per ricordare il suo impegno”.

La giuria era composta dagli artisti Alessandro Cannatà, Tommaso Lucadamo, Silvia Trevisan e Lucia Tiozzo, segretaria della fondazione Franceschetti e Di Cola. “Ben comprendendo le difficoltà alle quali sono andati incontro gli autori delle diverse Natività - evidenzia la presidente Pro loco - vogliamo congratularci con tutti perché sono state realizzate opere eccellenti dal punto di vista artistico e per il messaggio evangelico che vogliono lanciare”.

Questa la classifica finale e le motivazioni.

Primo premio ex aequo: il presepe di Valliera si distingue per un allestimento di buona qualità artistica, efficace la cura dell’illuminazione e dei suoni che creano un’atmosfera davvero molto suggestiva e coinvolgente; il presepe di Bottrighe si caratterizza per un allestimento curato nei minimi particolari e soprattutto nella prospettiva.

Secondo premio alla basilica della Tomba per un allestimento di tradizione, semplice e suggestivo.

Terzo premio ex-aequo: Mazzorno Sinistro per un impianto ispirato alle vecchie case del paese come a voler mantenerne vivo il ricordo creando un legame fra passato e presente, quindi per un allestimento che mette al centro la Natività e che avvolge l’osservatore includendolo nella rappresentazione

Il riconoscimento intitolato a Daniele Cattozzo, artista e pittore, che si era distinto nell’arte presepiale e nel restauro di antiche statue, è stato assegnato alla Cattedrale per la composizione realizzata attraverso l’assemblaggio di diversi presepi di buona fattura.

Il premio speciale Mara Crepaldi Braga che, in veste di presidente della consulta della cultura nell’anno aveva promosso l’istituzione del concorso “Presepi in Chiesa”, unitamente all’allora assessore all’associazionismo Varolo, è andato a San Vigilio realizzato dai cresimandi, utilizzando diversi simbolismi.

Il premio speciale Luigi Stefani, ex presidente della Pro loco, che ha contribuito alla valorizzazione delle tradizioni tra cui la realizzazione del presepe, è stato assegnato a Fasana che ha realizzato una composizione di tradizione con significativi elementi di originalità.

Al termine, ricorda Letizia Guerra, “tutti sono stati concordi nel lanciare un appello affinché si possa trovare il modo di avvicinare i giovani a quest’arte che, a detta dei realizzatori, dona emozioni e aiuta a tornare bambini”.

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