VOCE
VENETO
26.01.2023 - 14:00
Due valanghe si sono staccate nella giornata di ieri sulle montagne bellunesi. Una valanga ha interessato la pista Fedare sul Nuvolau, dove è intervenuto l’elicottero dell’Air service center trasportando equipaggio sanitario e unità cinofila, che hanno escluso il coinvolgimento di persone.
La seconda, caduta sul Padon, ha invece travolto una scialpinista, estratta dalla neve anche con l’aiuto di altri sciatori presenti. Sul posto sono intervenuti l’elisoccorso di Trento, l'elicottero dell’Air service center con equipe sanitaria e unità cinofila e Soccorso alpino della Val Pettorina. La donna travolta dalla valanga è una sciatrice di 52 anni di Mestre, che è uscita fuoripista ed è rimasta sommersa da oltre un metro di neve. Una volta estratta, è stata trasportata in ospedale con l'eliambulanza.
E proprio nella giornata di ieri si è svolto oggi a Sedico, a Villa Patt, un incontro per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori di difesa dalle valanghe e i connessi piani di Protezione Civile. Si tratta di “interventi fondamentali per la sicurezza del territorio - ha sottolineato l'assessore alla Protezione Civile della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin - in particolare dopo che Vaia da questo punto di vista ha cambiato radicalmente lo stato dei luoghi creando, in particolare, problematiche alle aree interessate da abitazioni e viabilità, e funzionali anche all'aggiornamento per le medesime considerazioni del colossale piano di Protezione Civile appositamente predisposto per tali siti, una volta ridefinito il grado di rischio e la vulnerabilità dei singoli siti”.
Alla riunione, svoltasi con le strutture regionali competenti in materia, i bracci operativi di Veneto Strade, che ha curato gli interventi, e Arpav, hanno preso parte i sindaci delle amministrazioni interessate. “Parliamo al momento di ventinove interventi, - ha proseguito l'assessore - avviati tra il 2019 e oggi. Alcuni già completati al 100 per cento, altri sono in fase avanzata, altri ancora in itinere. Direi che siamo a buon punto, soprattutto in considerazione delle varie problematiche che hanno condizionato l'operatività in questi ultimi anni, tra cui la risoluzione non da poco del problema del sensibile aumento dei prezzi”. La maggior parte degli interventi è concentrata in Agordino, con ventidue interventi, due sono previsti in Cadore, i restanti cinque in provincia di Vicenza.
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