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ROVIGO

“Il numero unico dei taxi? Dipende dagli operatori”

La diatriba non si placa

Non rispetta i turni, sospesa la licenza al tassista

“Numero unico dei taxi, sarebbe auspicabile ma la decisione spetta agli operatori. Noi come istituzione stiamo cercando di promuovere un accordo fra i due gruppi che gestiscono il servizio taxi in città”. Il sindaco Gaffeo risponde così all’appello che è stati rivolto a Comune e prefettura per convocare un incontro fra gli operatori di taxi.

“Noi - ripete Gaffeo - abbiamo già sostenuto la necessità di un servizio unico, ma, ripeto, dipende dalla volontà degli operatori. Non avrebbe senso imporre un numero unico per la chiamata dei taxi se poi i gruppi di operatori continuassero ad utilizzare anche i propri numeri privati. Cercheremo di favorire un accordo, ma occorre la volontà di tutte le parti”.

Da tempo le due categorie che gestiscono il servizio taxi si trovano in disaccordo, sfociato, a volte, in vere e proprie liti. Pochi giorni fa a rivolgersi a sindaco e prefetto sono stati gli operatori del 23900 chiedendo di convocare un incontro, una specie di assemblea dei tassisti “affinché venga risolta definitivamente l’unificazione rendendo un efficiente servizio e cessando le numerose lamentele ricevute da parte della cittadinanza”.

Il servizio taxi cittadino è un servizio pubblico, gestito da due gruppi distinti di operatori. Ma la gestione separata e gli orari limitati ad alcune fasce orarie avevano portato molti cittadini a lamentarsi di alcune carenze, come tariffe non omogenee e difficoltà a reperire mezzi nella fascia notturna.

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