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IL CASO

“Farina di grillo? Purché sia sicura”

“Ci si può adattare”, “Non mi convince molto ma sono ricchi di proteine”, “Etichette trasparenti”

“Farina di grillo? Purché sia sicura”

Una insolita new entry negli scaffali dei nostri supermercati: la farina di grillo. Via libera da parte dell’Ue alla commercializzazione della polvere di grillo domestico, che potrà essere utilizzata in numerosi alimenti: dal pane, ai crackers, agli snack, ai prodotti a base di pasta, ai biscotti e molto altro ancora. Una scelta che nei giorni scorsi ha fatto molto discutere: secondo un’indagine di Coldiretti, la maggior parte dei consumatori italiani, il 54% per la precisione, si è detto contrariato.

E i polesani? “Si tratta di un alimento che avevo già provato qualche tempo fa - racconta Patrizia - e il gusto è normalissimo, perciò non si sentirà la differenza rispetto ad altre farine. Da vegetariana attenta all’ambiente, penso che si tratti di una novità ecosostenibile: credo che questi cibi saranno sempre più comuni in futuro. Non ho nulla in contrario, per me sono da provare”.

Se da una parte, c’è chi si proclama favorevole e aperto ad accogliere questa novità come Patrizia, dall’altra c’è chi mostra qualche titubanza. “Io sono dell’idea che ciascuno può sempre mangiare liberamente ciò che desidera - dichiara Marco - Piuttosto, potrebbe preoccuparmi il rischio che, nonostante le etichette, possa diventare poi difficile individuare chiaramente in quali prodotti queste farine ricavate da insetti verranno usate, per chi non intendesse consumarle".

"Credo che sia sempre questa la situazione più spiacevole. E dico ‘sempre’ perché purtroppo in questi ultimi anni, a mio avviso, i consumatori sono stati sempre meno attori nelle decisioni riguardanti le proprie scelte alimentari, trovandosi il più delle volte a subire passivamente e impotenti proposte imposte da altri”.

C’è poi chi, nonostante la stranezza del primo impatto con la possibilità di introdurre insetti e prodotti da essi derivati nelle proprie abitudini alimentari, ne apprezza tuttavia le notevoli proprietà nutritive. “Sono un alimento altamente proteico - sottolinea Michela -. Spero soltanto non si senta troppo la differenza nel gusto. È vero che la troveremo dappertutto, nei biscotti, nei cracker, nella pasta... ma non lo vedrei come un aspetto così tragico e sconvolgente, ci sono mali peggiori, penso ci si possa adattare”.

Della medesima opinione anche Aurora. “Certamente non è uno di quei cibi che proverei di primo acchito - sostiene -, ma ho comunque sentito che i grilli sono ricchi di proteine, per cui potrebbero rivelarsi una buona e salutare soluzione. Può essere che un domani dovremmo fare sempre di più l’abitudine a integrare nella nostra dieta questa tipologia di alimenti alternativi”.

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Commenti all'articolo

  • diduve

    28 Gennaio 2023 - 10:35

    Se mi servono proteine, c'i sono carne e legumi...

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